E’ il giorno di Carlo Acutis: il giovane millennial con radici cilentane sarà proclamato santo

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E’ il giorno di Carlo Acutis: il giovane millennial con radici cilentane sarà proclamato santo

Oggi, 7 settembre, Carlo Acutis sarà proclamato santo a Roma insieme a Pier Giorgio Frassati. Per il giovane definito “l’influencer di Dio”, morto a soli 15 anni nel 2006 per una leucemia fulminante, si tratta della prima canonizzazione del nuovo Papa, un evento atteso da milioni di fedeli in Italia e nel mondo.

Il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ha parlato di «grande segno di provvidenza» per la Chiesa, ricordando come la santità di Carlo sappia parlare soprattutto ai giovani. La sua canonizzazione avviene infatti accanto a quella di Frassati, simbolo di fede e impegno nella vita quotidiana: «Rimettere al centro la santità ordinaria – ha spiegato Sorrentino – significa offrire un messaggio potente alle nuove generazioni».

I miracoli riconosciuti

Alla base della canonizzazione, il miracolo attribuito a Carlo nel 2022 a Firenze: Valeria, studentessa del Costa Rica, cadde in coma irreversibile dopo un grave trauma cranico. La madre si recò ad Assisi a pregare sulla tomba del beato e, poche ore dopo, la ragazza iniziò inspiegabilmente a respirare da sola, riprendendo coscienza nei giorni successivi. Già nel 2013, un altro miracolo – la guarigione di un bambino brasiliano affetto da un’anomalia al pancreas – aveva aperto la strada alla beatificazione, celebrata il 10 ottobre 2020.

Chi era Carlo

Nato a Londra il 3 maggio 1991, Carlo crebbe a Milano mostrando fin da piccolo una fede profonda: messa quotidiana, rosario e una particolare devozione all’Eucaristia, che chiamava «la mia strada verso il Cielo». Sportivo e appassionato di informatica, mise le sue competenze digitali al servizio della fede, realizzando una mostra virtuale sui miracoli eucaristici conosciuta a livello internazionale. Morì il 12 ottobre 2006, dopo pochi giorni di ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza.

Le radici cilentane

Accanto al suo legame con Assisi, dove oggi riposa, Carlo portava con sé anche origini cilentane: la famiglia materna è infatti di Centola, piccolo comune della provincia di Salerno, alle porte del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Un legame che in questi giorni riempie d’orgoglio l’intera comunità locale, che da sempre ricorda con affetto il giovane “santo del web”.

La cerimonia di canonizzazione a Roma richiamerà migliaia di fedeli da tutto il mondo. Un appuntamento che segna non solo l’ingresso ufficiale di Carlo nell’albo dei santi, ma anche la testimonianza di una santità che parla con il linguaggio del presente, senza dimenticare le radici familiari e spirituali che affondano anche nel cuore del Cilento.

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