“Le ragioni di una scelta”. Interviene, con una nota, l’editore del giornaledelcilento.it

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“Le ragioni di una scelta”. Interviene, con una nota, l’editore del giornaledelcilento.it

Non era mia intenzione, e non è nel ruolo di un editore, intervenire nel merito delle pubblicazioni di una testata. Tuttavia alla luce dell’esperienza che il giornaledelcilento.it sta portando avanti e degli effetti che questa produce sulla collettività, diventa indispensabile fare alcune precisazioni innanzitutto sul ruolo che rivesto in questo progetto.

L’invito a svolgere il ruolo di editore del giornaledelcilento.it, mi è stato rivolto da un gruppo di giovani preparati, alcuni dei quali già con anni di esperienza giornalistica alle spalle, altri invece con un evidente desiderio di formarsi in questa professione, che necessitavano di una
figura imprenditoriale capace di offrire gli strumenti adeguati, al fine di trasformare un progetto in una realtà in grado di sostenersi sulle proprie gambe.
I bassi costi che sottendono a questa iniziativa sono indirizzati proprio ad uno spirito di servizio che esula da velleità di successo personale. Il mio contributo, volto alla ricerca di sostenitori e di sponsor che diano ossigeno al giornale, è finalizzato a far esistere e resistere un organo di informazione che non è autoreferenziale ma messo a disposizione della collettività.

C’è una ragione ancora più importante che mi ha spinto a svolgere questo ruolo, ovvero quella di offrire a questo territorio una voce, visti i lunghi anni di marginalizzazione a cui abbiamo assistito. Credo fermamente che l’area del Cilento abbia delle potenzialità inespresse che necessitino di visibilità, che abbia delle qualità che devono essere valorizzate e delle risorse che devono essere portate alla ribalta. Tuttavia, il Cilento ha anche numerose difficoltà e problematiche che vanno rese note, poichè insabbiarle non aiuterebbe al bene di chi in questa terra vive, investe e fa crescere i propri figli. Sarebbe per me un piacere immenso poter vedere il giornale di cui sono editore pubblicare ogni giorno buone notizie. Notizie che raccontino come funzionano i servizi, come siano efficienti gli apparati pubblici, come vada bene la sanità, come siano curate le strade, come siano capaci i nostri politici, come sia alta l’attenzione sulle tematiche sociali e culturali da parte di chi ha il dovere di svolgere questo ruolo.

Il mio sogno è che un giorno si possa arrivare a questi traguardi. Tuttavia, tra il sogno e la realtà c’è di mezzo la quotidianità.
Ed un giornale non può evitare di raccontarla. Anzi ha il dovere di raccontarla. E questo è il dovere a cui sono chiamati i cronisti del giornaledelcilento.it. Il mio dovere invece – per essere chiari soprattutto a quanti non si sono ancora abituati all’idea che una società civile si serve degli strumenti dell’informazione per metterli a servizio dei suoi cittadini -, è quello di garantire a questi giornalisti e cronisti gli strumenti per portare avanti questo giornale, senza intervenire nel merito delle scelte redazionali che, nel rispetto dei ruoli, vengono sorvegliate da un direttore responsabile il quale risponde al codice deontologico della propria professione, nonchè alle leggi di questo Paese.

Oltre a svolgere il ruolo di editore, svolgo il ruolo di imprenditore e di politico. Non sono il primo politico ad occuparmi di editoria in questo Paese e neppure il primo imprenditore ad offrire un aiuto al mondo del giornalismo. Il ruolo di politico lo svolgo nel comune di Camerota, innanzitutto per rispondere ad un mandato che mi è stato assegnato dai cittadini. Ma non è questo il mio traguardo e la mia ambizione. Tuttavia, nella linea editoriale che è stata stabilita tra il direttore di questa testata ed il sottoscritto, ho ribadito la mia volontà affinchè questo strumento sia un organo partecipato e plurale.

Le porte di questa redazione sono aperte a chiunque abbia necessità di esprimere una propria opinione, a chiunque volesse offrire un proprio contributo, a chiunque abbia la volontà di collaborare.

Mai è stata tappata la bocca ad alcuno e mai sarà fatto. La censura è qualcosa che non appartiene a questo progetto e a chi, a vario titolo, ne fa parte. Il metro di valutazione dell’azione di un editore, per chi avesse difficoltà ad intuirlo, è di doppia e non di triplice o quadruplice natura. Un editore che svolge a pieno il suo compito lo si vede dai seguenti due fattori: il numero dei lettori di un giornale e la disponibilità ad accogliere all’interno opinioni di qualsiasi natura e provenienza, anche quando contrastino con le personali visioni.

Ho chiesto che la redazione fosse composta da persone capaci ma diverse tra loro. Ho chiesto che le diversità possano trasformarsi in valore aggiunto e ricchezza per offrire una informazione sempre più completa e plurale. Ho verificato, in prima persona, che questo avviene, come
ho verificato che questa testata non ha chiuso le porte mai a nessuno, come infine ho verificato che il numero dei nostri lettori cresce progressivamente. Proprio per questo, nessuno impedirà a questa testata di svolgere il proprio ruolo con l’autorevolezza che la caratterizza e che in molti hanno riconosciuto ai suoi operatori.

Auspico che questo organo di informazione contribuisca ad una crescita della consapevolezza collettiva, ad una formazione autonoma e libera dell’opinione pubblica. Invito chiunque, qualunque sia la propria estrazione sociale ed il proprio convincimento ideologico ad offrire il proprio contributo di idee, riflessioni ed analisi al giornaledelcilento.it. Resto a disposizione di chiunque volesse intraprendere un confronto libero e aperto.

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