AMERICA: Cronaca di un esodo per immagini, musica e voci
| di RedazioneCastel San Giorgio – Agli inizi del secolo Bartolomeo Cataldo, musicista, partiva da Eboli per New York. Novant’anni dopo suo nipote, Guido, scrive “AMERICA” per la regia di Gaetano Stella e dello stesso Guido Cataldo. E così la sua storia diventò spettacolo, uno spettacolo che prenderà forma a Castel San Giorgio, negli incantevoli giardini di Villa Calvanese, venerdì 13 agosto 2010, alle ore 21, nel corso della rassegna “Vivi l’Estate 2010”, cartellone di eventi promosso dall’Assessorato allo Spettacolo diretto da Massimo Barba.
Lo spettacolo si compone di due momenti: una mostra di foto dell’epoca che racconteranno il fenomeno italiano dell’emigrazione ed il musical.
IL RACCONTO FOTOGRAFICO – Fotografie d’epoca, disposte in rigoroso ordine cronologico, raccontano il grande fenomeno che caratterizzò l’Italia ed in particolare il meridione fra il 1892 ed il 1924: l’emigrazione. Dal 1892, i nostri emigranti iniziano ad arrivare a Ellis Island: la porta per il nuovo mondo. Un secolo dopo, “America” ricerca e ripropone le immagini di quell’esodo.
Oltre duecento fotografie compongono il “racconto” che, partendo dalla realtà socioeconomica dell’Italia di quegli anni, individua i vari “momenti” vissuti dai nostri emigranti per raggiungere la loro nuova patria. Ed ecco, quindi, fermati dalle immagini, il terribile distacco, il porto, la nave, il mare, il viaggio, l’arrivo, la speranza, la gioia e le lacrime.
Ciascuna foto commentata da un’esauriente didascalia, rappresenta una delle tante storie che, messe insieme, raccontano quella straordinaria avventura. L’umanità, la forza, la dignità di quei volti e la dolcezza, l’incertezza, la paura in quegli occhi, ci hanno impressionato così profondamente da avvertire l’esigenza di animarli e di farli rivivere attraverso l’emozionante magia della musica e del teatro.
LO SPETTACOLO – Sei coristi, quattro cantanti e tre attori, con il contributo di immagini filmiche d’epoca, per una rappresentazione struggente ed originalissima. Le figure “escono” come per magia dalla pellicola proiettata sul grande schermo e si materializzano in personaggi “vivi”, vestiti con abiti d’epoca accuratamente riprodotti, che percorrono in prosa e musica la straordinaria avventura che li porterà verso la nuova patria, per poi di nuovo svanire tra i fotogrammi della proiezione in una sequenza suggestiva e spettacolare.
La rappresentazione ha le caratteristiche della commedia musicale: infatti, prosa, musica e canto si alternano in armonioso equilibrio in quadri coreografici di grande effetto. Ma grazie al filmato, “AMERICA”, è anche documento storico. Quindi, nessuna oleografia, soltanto grandi emozioni suggerite dal sussidio visivo accuratamente ricercato presso il “Centro Studi Emigrazione” di Roma e presso il “Museo dell’Emigrazione di Ellis Island” a New York. Testo, musica e regia concorrono a delineare con tratti caratteristici, un mondo, un popolo, un’epoca rievocati con il rispetto dovuto.
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