Farmaci equivalenti, firmato protocollo tra Regione Campania e Cittadinanzattiva

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Farmaci equivalenti, firmato protocollo tra Regione Campania e Cittadinanzattiva

Siglato lo scorso 18 marzo il protocollo di intesa tra la Regione Campania e Cittadinanzattiva sul progetto IoEquivalgo per la diffusione dei farmaci equivalenti. È l’inizio di un percorso di formazione e sensibilizzazione rivolto ai cittadini sulla efficacia e qualità dei farmaci. Si apre così, con l’ufficialità di questo protocollo, una sinergia tra associazioni e Regione Campania in cui Cittadinanzattiva è capofila protagonista di una partnership ampia e collaborativa. Da questo momento parte una discussione su temi come lo screening oncologico, vaccini, aderenza terapeutica e promozione e donazione di midollo ed organi. Temi, questi, che vedranno un dialogo costante e proficuo tra Regione e Cittadinanzattiva, nel pieno interesse dei cittadini.

«In qualità di segretario regionale ringrazio il Presidente De Luca, il dott. Enrico Coscioni, la struttura dirigenziale diretta dal dott. Ugo Trama e la dott. Francesca Bernardi per la disponibilita, – spiega Lorenzo Latella, segretario Regionale Cittadinanzattiva – la competenza e la stima dimostrate durante tutto il percorso costruito insieme. Sono certo che la Regione Campania sia un laboratorio di buone pratiche, una fucina di idee che può e deve diventare motore trainante di un modello di Sanità innovativo e a misura di cittadino. Prossimo obbiettivo dell’associazione sarà una seria e attenta discussione con le stesse Autorità sul tema della Procreazione medicalmente assistita – PMA, rendendoci interlocutori dei bisogni effettivi dei cittadini».

«Per un decennio, in Italia, su questo argomento è stata fatta disinformazione e speculazione, in particolar modo sui vaccini, da parte di chi non era titolato. – ha spiegato il governatore Vincenzo De Luca – Fortunatamente il Paese sta uscendo da questa sorta di narcotizzazione in cui per troppo tempo è stato avvolto e prende sempre più consapevolezza che sulla salute devono parlare medici e scienziati e non comici e saltimbanchi».

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