Ferri corti tra minoranza e maggioranza di Sapri, è scontro sulle opere pubbliche

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Ferri corti tra minoranza e maggioranza di Sapri, è scontro sulle opere pubbliche

Maggioranza e opposizione consiliare di Sapri sempre più ai ferri corti. Al centro della querelle degli ultimi giorni ci sono le opere pubbliche: cementificio, cineteatro e ora la casa del Buon Pastore. Da una delibera di giunta emerge l’impossibilità delle suore Elisabettine a gestire la struttura per una «difficoltà di garantire un numero adeguato di consorelle per una adeguata organizzazione dell’accoglienza», e quindi da parte dell’amministrazione Del Medico la necessità di affidare la gestione a terzi con un bando di gara a un canone mensile che parte da 400 euro. «La delibera è palesemente illegittima – spiega il gruppo di minoranza Insieme per Sapri – perché trattandosi di istituzione di nuovo servizio e di utilizzo di strutture comunali è di esclusiva competenza del consiglio comunale. Trattandosi di un bene che si indentifica con la storia stessa della città di Sapri avrebbe richiesto comunque da parte di amministratori meno arroganti e presuntuosi una adeguata informazione alla cittadinanza». I consiglieri di opposizione sottolineano «la totale contrarietà all’operazione paventata» e chiedono «la convocazione urgente del consiglio comunale per informare lo stesso e la cittadinanza delle cose che sottendono a un atto deliberativo prodotto in gennaio e pubblicato con un ritardo di quattro mesi».

Diversa la spiegazione del sindaco Del Medico «Dopo quattro anni di torpore l’opposizione sapreste sembra punta da una enorme tarantola e nel tentativo di raccogliere qualche ‘mi piace’ si dimena inquieta e isterica ‘sparando fesserie’ con cadenza giornaliera. Nell’ultima settimana l’opposizione, dopo quattro anni di silenzio, improvvisamente si mostra in tutto il suo ‘splendore’ gridando allo scandalo e all’imbroglio almeno una volta al giorno nella ricerca di visibilità preparandosi di già alla prossima campagna elettorale». Per quanto riguarda la questione Buon pastore, spiega: «Abbiamo avviato una procedura nel pieno rispetto della normativa a seguito della manifestata volontà delle Suore di lasciare la gestione della Casa impossibilitate a continuare nell’opera meritoria svolta in questi anni a servizio della nostra città. – dice Del Medico – La giunta municipale ha adottato un atto di indirizzo finalizzato a verificare l’interesse di soggetti privati a dare continuità ad un servizio essenziale per la nostra Città. Tutto questo può mai essere oggetto di scandalo e di ingiurie violente e smisurate?». Nella lunga nota, il sindaco risponde anche alle accuse mosse riguardo al ritardo della consegna dei lavori del cineteatro Ferrari: «L’opposizione dovrebbe tacere per decenza se avessero un pò di dignità, ma soprattuto per rispetto dei cittadini. Spiegare in poche righe quante nefandezze, quanti errori, quanti danni abbiamo ereditato e soprattuto quanto lavoro abbiamo fatto per evitare di perdere ogni cosa è quasi impossibile. La nostra Città avrà il suo Cine-Teatro una struttura unica e bellissima, ricca di fascino e storia, ma sprattuto sicura ai fini sismici». 

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