Giornata della memoria, Torre Orsaia conferisce cittadinanza onoraria a Liliana Segre

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Giornata della memoria, Torre Orsaia conferisce cittadinanza onoraria a Liliana Segre

di M.V.

Mai dimenticare ma ricordare per essere liberi. Il consiglio comunale di Torre Orsaia, interpretando il sentimento della comunità ursentina, ha votato all’unanimità, con ampia condivisione di tutti i gruppi consiliari ed alla presenza di tutti gli alunni e studenti delle scuole di Torre Orsaia, il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre per «l’opera di testimonianza della memoria della Shoah, di cui fu vittima, e per l’impegno per i diritti umani e per la battaglia contro l’indifferenza».

Nella delibera si rende omaggio all’impegno pubblico della Senatrice Segre che ha continuato in tutti questi anni pubblicamente a esaminare e scandagliare la storia e la contemporaneità promuovendo campagne per i diritti umani e per debellare il razzismo e l’antisemitismo che, secondo la Segre «non sono mai sopiti, solo che si preferiva nel dopoguerra della ritrovata democrazia non esprimerlo. Oggi è passato tanto tempo, quasi tutti i testimoni sono morti e il razzismo è tornato fuori così come l’indifferenza generale, uguale oggi come allora quando i senza nome eravamo noi ebrei».

Il suo esempio di vita diventa, dunque, un riferimento per tutta la comunità di Torre Orsaia nel continuare a difendere la pace, la libertà e la democrazia.

Il sindaco Pietro Vicino, durante la cerimonia di conferimento avvenuta questa mattina alle 10:30 presso Palazzo Vassalli ha dichiarato: «Nella nostra missione politica di amministratori abbiamo il dovere di difendere i valori che sono alla base di ogni società democratica e di tenere viva la memoria di ciò che è avvenuto, per impedire che possa ripetersi».

Il sindaco ha anche dato lettura di un messaggio della senatrice Segre ai giovani studenti delle scuole, primaria e secondaria, di Torre Orsaia presenti alla cerimonia:

Care ragazze e ragazzi, per circa trent’anni ho raccontato agli studenti la “mia memoria “ perché bisogna rompere il silenzio. Un Paese che ignora il proprio passato non può avere certo un futuro ecco perché spetta a voi, nuove sentinelle, l’esercizio infaticabile sulla memoria, che è la ricucitura (imperfetta) di un percorso di guarigione civile, percorso che serve a mantenere in buona salute la democrazia. La democrazia è una principio formidabile, un grande albero i cui principali rami si chiamano pace, eguaglianza e libertà. Vi consegno idealmente il più affettuoso dei saluti ed auguri, il futuro è nelle vostre mani e la stella polare che vi guiderà si chiama Costituzione lo scrigno magico che conserva la nostra “memoria repubblicana“

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