«I migliori anni» incanta Vallo della Lucania, sul palco gli studenti del Parmenide

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«I migliori anni» incanta Vallo della Lucania, sul palco gli studenti del Parmenide

Hanno mantenuto la promessa i ragazzi del liceo Parmenide che l’anno scorso hanno incantato Vallo della Lucania con ‘Histoire de Notre Dame’. Sono tornati in scena, giovedì 10 marzo, con uno spettacolo tutto loro e lo hanno fatto con la passione e la grinta che li contraddistingue. La sala del teatro ‘La Provvidenza’ stracolma di gente. Oltre 5 minuti di applausi. Standing ovation. Davanti ai genitori, docenti, ex studenti e cittadini giunti dai centri vicini gli allievi del Parmenide hanno trasportato il pubblico nei nostalgici anni ’80. Gli anni della gioventù dei propri genitori e professori. Anche quest’anno Noemi Lenza, professoressa organizzatrice, ha voluto dedicare lo spettacolo a Pino Daniele, noto cantautore scomparso prematuramente lo scorso anno.

‘I migliori anni’ è un tuffo nel passato, nei ricordi di chi gli anni ‘80 li ha vissuti. Molto più simile al genere del varietà che al musical l’opera è composta da una storia semplice ma d’effetto che narra le vicende di un gruppo di ragazzi alle prese con l’esame di maturità, il professore burbero, gli amori negati, il difficile rapporto con i genitori. Tutto accompagnato dalle canzoni e dai balli che hanno contraddistinto un intero decennio, tutto raccontato dalle voci narranti di Clelia Greco e Sara Musto. Un messaggio quello che i giovani studenti hanno voluto lanciare al loro pubblico: «Non è mai tardi per ritornare a quella spontaneità, a quella leggerezza, a quell’entusiasmo, a quello spirito, a quel grande idealismo, al vivi e lascia vivere, ma soprattutto non è mai troppo tardi per essere se stessi».

Su quel palco era un po’ come avessero preso vita Mina, qui interpretata egregiamente da Federica Lettieri, Fiorella Mannoia, dalla voce di Antonia Merola, Fabrizio De Andre, con Leoluca Inverso e Alessio Infante ma non solo. Oltre 150 ragazzi hanno preso parte all’esibizione non solo cantando e ballando ma curando anche dialoghi e sceneggiatura. Un lavoro congiunto di menti e di forze che ha permesso nuovamente di stupire perché scuola non vuol dire soltanto svegliarsi presto la mattina e stare chiusi in un’aula a studiare. Significa amore per ciò che si fa, creatività, impegno. Significa saper indicare ai giovani la strada da seguire per coronare i propri sogni e il Parmenide, nel suo piccolo, questa sera ci è riuscito. Potrebbe essere l’esempio di come assecondare i talenti e le inclinazioni dei propri studenti, e figli, può portare a strade inesplorate e a risultati inaspettati. Non può quindi mancare una menzione speciale a Ciro Serrapica, giovane sassofonista che ad appena 15 anni sogna di diventare «Il migliore della Campania» senza però dimenticare Alessandro D’Elia, ragazzo prodigio che con la sua voce ha fatto impazzire la platea assieme a Giada Pellegrino che ad appena 14 anni è già un tutt’uno col pianoforte, le sue mani scivolano veloci sulla tastiera, impressionante per la sua età. Un plauso la platea del teatro ‘La Provvidenza’ l’ha volto dedicare a Giorgia Apreia, giovane ballerina che, nonostante i problemi ai legamenti riscontrati in questi giorni, ha scelto ugualmente di esibirsi.

Questi ragazzi sono la grande bellezza del territorio, quella che spesso è difficile trovare ma che «Non per questo bisogna smettere di cercarla», come la voce narrante esclama dal palco. Capita questo quando una scuola decide di mettersi in gioco, dialogando con il territorio. Il Parmenide ha deciso nuovamente di scommettere sui propri ragazzi perché quelli del liceo sono, nel bene o nel male, i migliori anni della nostra vita.

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Foto: Pia Scarpa, Elvira Passaro

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