Incidente sul lavoro: muore autotrasportatore, schiacciato da una pedana

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Incidente sul lavoro: muore autotrasportatore, schiacciato da una pedana

Un grave incidente sul lavoro si è consumato nella mattinata di ieri a Fiano Romano, alle porte di Roma. Un autotrasportatore di 59 anni, originario della Bulgaria e residente a Fisciano, ha perso la vita durante le operazioni di scarico merci da un tir. L’uomo è rimasto schiacciato da una pedana del mezzo pesante, all’interno di un centro logistico che rifornisce una nota catena di supermercati della Capitale e della sua provincia.

Il dramma si è consumato intorno alle 10 in via Tiberina. A lanciare l’allarme sono stati i colleghi dell’uomo, ma i soccorsi – giunti sul posto con ambulanze del 118, vigili del fuoco e carabinieri della compagnia di Monterotondo – non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il 59enne lavorava per conto di un’azienda di trasporti con sede a Castel San Giorgio, nell’Agro nocerino-sarnese. Secondo quanto emerso, il decesso è avvenuto prima ancora che l’uomo potesse essere trasportato in ospedale.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche il sostituto procuratore di turno della Procura di Rieti e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) della Asl Roma 4. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Rieti, a disposizione dell’autorità giudiziaria. È stata aperta un’indagine per omicidio colposo e sono già in corso gli interrogatori ai testimoni e ai responsabili della ditta per chiarire le dinamiche e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro.

La vittima aveva vissuto a lungo con la famiglia a Castel San Giorgio, prima di trasferirsi a Fisciano. La sua morte ha sollevato l’ennesimo grido d’allarme da parte dei sindacati: «È necessaria una svolta decisa. Non possiamo continuare a contare i morti senza agire. Chiediamo più controlli, leggi più rigide e un sistema imprenditoriale che metta al centro la tutela dei lavoratori e non solo il profitto», ha dichiarato la CGIL. Il sindacato ha annunciato nuove mobilitazioni in vista dei referendum del prossimo 8 e 9 giugno, dedicati all’abrogazione di alcune norme sul lavoro, ribadendo la necessità di garantire «lavoro sicuro, stabile e dignitoso».

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con accertamenti tecnici e verifiche documentali, per chiarire se vi siano state violazioni in materia di sicurezza. Intanto, la comunità locale e i colleghi della vittima si stringono nel dolore per una tragedia che riaccende i riflettori sulla piaga delle morti bianche in Italia.

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