Caselle in Pittari: appassionato intervento del Procuratore Capo di Salerno al convegno “Dalla legalità alla giustizia. Quale percorso?”

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Caselle in Pittari: appassionato intervento del Procuratore Capo di Salerno al convegno “Dalla legalità alla giustizia. Quale percorso?”

 

" … la mafia, la camorra, i sistemi criminali radicati soprattutto nel mezzogiorno si sconfiggono innanzitutto con la cultura. Dove la scuola fa il proprio dovere, dove la cultura della legalità passa attraverso le azioni dell’associazionismo, dove la gente comune si impegna quotidianamente con il buon esempio, allora le mafie vengono sconfitte …" Duro ed appassionato l’intervento del Procuratore Capo di Salerno, il dott. Franco Roberti, intervenuto a Caselle in Pittari all’importante convegno "Dalla legalità alla giustizia. Quale percorso?" organizzato dall’associazione Opera Don Giustino ONLUS tenutosi mercoledì 26 agosto. Il Procuratore di Salerno non ha tralasciato di evidenziare come in Italia le leggi di indulto, ben 330 dal 1861, ovvero dall’Unità d’Italia, abbiano contribuito non poco ad indebolire l’azione della magistratura. Un ultimo passaggio poi, nella sua appassionata riflessione, Roberti, lo ha voluto dedicare proprio alla magistratura ed allo scontro con la politica affermando che "… le varie correnti presenti in magistratura in taluni casi sono a tutela dei magistrati a prescindere dal loro buon operato…".

 La manifestazione si è svolta presso la casa canonica ed ha visto tra gli altri la presenza di don Tonino Palmese responsabile regionale di Libera, il coordinamento nazionale delle associazioni antimafia, e di Lorenzo Clemente coordinatore per la Campania delle famiglie vittime della camorra. Nel suo intervento don Tonino non ha tralasciato di raccontare la sua personale esperienza nell’interland napoletano e soprattutto ha esaltato l’importante ruolo svolto dalle associazioni e dai cittadini che si impegnano a creare e realizzare l’antimafia sociale con la presenza quotidiana nella aree critiche ma anche e soprattutto con l’esempio quotidiano di rispetto delle regole. " .. è così che si sconfigge la mafia e la camorra, con l’impegno al rispetto delle regole, con l’esempio che ognuno di noi può dare quotidianamente nei propri comportamenti .." ha concluso don Tonino Palmese. Soddisfazione per la buona riuscita della manifestazione è stata espressa dall’arch. Fiscina, rappresentante dell’associazione Opera Don Giustino ONLUS, anche e soprattutto per l’invito rivolto da don Tonino Palmese a far aderire l’associazione casellese a Libera.

 

FONTE: www.dentrosalerno.it

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