Marina militare, la mitica nave Palinuro sosta nella città omonima in Cilento

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Marina militare, la mitica nave Palinuro sosta nella città omonima in Cilento

La nave scuola Palinuro approda nell’omonimo porto i giorni 29 e 30 settembre 2016. Dopo il successo dello scorso anno, con moltissime visite, ritorna a Palinuro la nave scuola che porta il nome della splendida località cilentana. La nave della Marina Militare Italiana sarà in rada di fronte al porto turistico Palinurese. La sua storia inizia nei cantieri di Nantes in Francia, dove fu costruita. Varata nel 1934, con il nome Commandant Louis Richard, per una società privata, venne adibita alla pesca e al trasporto del merluzzo nei banchi di Terranova. Nel 1951 venne acquistata dall’Italia per affiancarla all’Amerigo Vespucci nel ruolo di nave scuola, in sostituzione del Cristoforo Colombo, ceduta all’Unione Sovietica in conto riparazioni per danni di guerra.La nave, dopo l’acquisto, venne avviata ai lavori di trasformazione per essere adibita a nave scuola. 

Lo scafo fu rinforzato con acciaio chiodato a ponte unico; la nave misura 59 m (69 m fuori tutto), è larga 10 m, con un pescaggio di 4,8 m.Anche gli alberi subirono un trattamento rafforzativo, ne furono montati tre in acciaio più il bompresso; l’altezza degli alberi sul livello del mare: trinchetto: 35 m; maestro: 34,5 m; mezzana: 30 m. La superficie velica è di circa 1000 m≤ divisi in 15 vele, vele quadre sul trinchetto, vele di taglio sui restanti alberi. Il tutto è mosso da un potente motore diesel da 331 KW. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno.

Ha un equipaggio di 80 persone che d’estate arrivano a 140 con gli allievi dell’Accademia. Al termine di questi lavori, avvenuti presso il cantiere navale di Castellammare di Stabia e l’Arsenale di La Spezia, la nave entrò in servizio nella MMI il 16 luglio 1955, ribattezzata Palinuro in onore del mitico nocchiero di Enea nell’Eneide di Virgilio. Il motto della nave è Faventibus ventis (col favore dei venti). Durante la sua attività, dal 1955 ad oggi, la Palinuro ha toccato la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa e sistima che abbia percorso più di 263 000 miglia nautiche. La nave Palinuro svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione díimmagine della Marina Militare. Il primo obiettivo si realizza durante le campagne d’istruzione annuali, quando a bordo della nave imbarcano, in aggiunta all’equipaggio, gli Allievi della Scuola Sottufficiali di Taranto (Mariscuola Taranto).

In questa occasione gli Allievi Marescialli affrontano diverse settimane di navigazione, per molti di loro si tratta della prima esperienza d’imbarco durante la quale sono sottoposti ad un intenso programma di formazione nel settore marinaresco, della sicurezza, condotta della navigazione e nell’ambito etico-militare.Il contributo promozionale e di proiezione díimmagine della Marina Militare si manifesta principalmente durante le soste nei porti nazionali ed esteri,durante le quali la Palinuro testimonia, verso la popolazione e le Autorità locali, le più antiche tradizioni della marineria italiana. Sarà possibile salire a bordo della nave con la seguente suddivisione: la mattina sarà visitata da studenti e giovani, nel pomeriggio da cittadini e turisti.

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