Non c’è acqua a Camerota, turisti scappano via. Residenti sul piede di guerra: «Dove è il sindaco?»

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Non c’è acqua a Camerota, turisti scappano via. Residenti sul piede di guerra: «Dove è il sindaco?»

Danni economici e d’immagine per la già travagliata Camerota. Una delle mete più ambite del Cilento e dell’intero Sud Italia, frequentata in questo periodo dell’anno da migliaia di visitatori provenienti da ogni dove, è all’asciutto da oltre due giorni. La causa? Troppa gente e poca acqua. E intanto i turisti scappano via e i residenti vanno in Comune a caccia del sindaco che «non si trova». A denunciare quanto sta accadendo a Lentiscosa, piccola frazione di Camerota, è D.C., un uomo del posto che in casa ha uno zio portatore di handicap che andrebbe lavato e accudito, ma senz’acqua non si può fare molto. «A casa c’è una puzza incredibile – spiega al giornale del Cilento – non sappiamo come andare avanti e il sindaco non si trova e non risponde a telefono. Lui deve dare delle spiegazioni a tutta questa gente che sta vivendo ore di stress. Qui ci sono famiglie che d’estate lavorano 10 volte di più – continua D.C. – abbiamo anche chiamato i carabinieri. Siamo davvero un paese da terzo mondo».

M.D.V. è della stessa idea: «Ho chiamato personalmente le forze dell’ordine – racconta ia nostri microfoni – e dal centralino della Consac (società che gestisce gli impianti idrici in Cilento ndr) nessuna risposta. Ma stiamo scherzando? Qui sembra tutto surreale. Dobbiamo andare a prendere l’acqua nei pozzi come a sessant’anni fa. Siamo rovinati e vogliamo fare anche turismo. Vergogna». Per tamponare una situazione divenuta insostenibile per tutti, turisti, esercenti e albergatori, ogni giorno alcuni ragazzi fanno da spola da una sorgente naturale al paese. Il quantitativo non è chiaramente sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti nel periodo di maggiore affollamento dell’anno. Della situazione si lamentano soprattutto i turisti, giunti soprattutto dalla Lombardia per trascorrere le ferie in compagnia di amici e parenti. Molti, che alloggiano in strutture ricettive limitrofe, hanno già annunciato che lasceranno prima del previsto Camerota e, cosa ancor più preoccupante, non la sceglieranno più per le tradizionali vacanze negli anni a venire. Tentano di mantenere la calma, ma con i nervi a fior di pelle, i commercianti e i titolari delle molte attività economiche che assistono impotenti all’ennesima disfatta, mentre vedono andare in fumo gli sforzi di un intero anno di preparazione.

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