Omicidio Vassallo, Gerardo Spira: «Non lo ha voluto il nodo intrecciato di politica e criminalità»
| di Luigi Martino
Quindici anni dopo quella notte del 5 settembre 2010, quando nove colpi di pistola interruppero per sempre la vita di Angelo Vassallo, la voce di chi gli è stato accanto torna a farsi sentire. È Gerardo Spira, storico segretario comunale che ha lavorato fianco a fianco con il sindaco pescatore, spesso anche di notte, tra i corridoi del municipio di Pollica.
In occasione dell’anniversario, Spira ha diffuso una dura riflessione sul clima che portò all’omicidio e sulle conseguenze che, a suo dire, il territorio ha dovuto affrontare da allora.
«Oggi, 5 settembre 2025, corrono 15 anni dal giorno in cui l’intreccio criminale politico-mafioso decise di uccidere Angelo Vassallo. E lo fece durante una notte di piena estate, con la complicità del suo Cilento», afferma.
Parole che diventano un atto d’accusa verso chi, secondo Spira, non ha mai avuto il coraggio di ricordare il sindaco di Pollica: «Da quel maledetto giorno, il territorio inquinato e sporco del suo sangue non lo ha mai voluto ricordare, né ha voluto farlo il suo partito. Tra i tanti, quello fatale fu il “no” che segnò la sua fine».
Spira sottolinea come il ricordo di Vassallo resti invece vivo tra i cittadini: «La gente del Cilento lo amava e ancora lo nomina. Non lo ha voluto il nodo intrecciato di politica e criminalità. Dopo il suo delitto, la politica ha aperto le porte alla camorra e alla delinquenza più spietata».
Un’analisi che si allarga anche alle inchieste rimaste sospese e ai silenzi accumulati negli anni: «Leggete cosa è accaduto dopo il suo crimine. Le tante indagini, le amicizie istituzionali, i rapporti familiari. Quindici anni di silenzio politico del suo partito hanno fatto insinuare il tarlo della complicità. Qualcuno sapeva e sa chi ha fatto uccidere Angelo Vassallo».
Il segretario che lo affiancò nelle battaglie amministrative conclude con un invito netto: «Allontanatevi dal silenzio politico, complice del delitto Vassallo. Non vi fidate di chi resta muto davanti a quella verità negata».
Per ricordare Angelo, oggi Spira ha annunciato un gesto simbolico: «Pianteremo ovunque un albero per lui. Io offrirò piante di avocado, riprodotte da semi di un frutto ormai presente nel nostro mercato. La rivoluzione climatica favorisce lo sviluppo di questa bellissima pianta».
Un seme piantato in terra e memoria, perché – come ripete spesso chi lo ha conosciuto – il nome di Angelo Vassallo continui a vivere al di là del silenzio.
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