Ferito durante il tifo Marina di Camerota – Vesole, il presidente: «Non era petardo ma fumogeno difettoso»

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Ferito durante il tifo Marina di Camerota – Vesole, il presidente: «Non era petardo ma fumogeno difettoso»

Sabato pomeriggio, durante il match di prima categoria Marina di Camerota – Vesole, nel corso del secondo tempo, L.M., 22 anni, tifoso dei padroni di casa, è rimasto ferito a un occhio a causa dello scoppio di un petardo lanciato da un tifoso. Il giovane è stato dapprima accompagnato al pronto soccorso del paese e poi da un oculista privato, che ha ordinato di farlo ricoverare a Vallo della Lucania, all’ospedale San Luca. Stando agli aggiornamenti di domenica, è emerso che il giovane rischierebbe un’operazione per il distaccamento dell’iride«Non era un petardo, ma solamente un fumogeno difettoso – ha precisato Nicola Ruocco, presidente del Marina – Queste sono cose che ovviamente non dovrebbero capitare nei campi di serie A, figuriamoci in prima categoria». «Vorrei fare gli auguri di pronta guarigione a L.M., che conosco ed è un bravissimo ragazzo. – ha poi continuato il presidente  – Questi episodi non debbono accadere mai più, perché altrimenti la tifoseria viene meno. Mi sto riferendo alle mamme con i loro figli. Cosa penseranno adesso che è successa questa cosa grave? In settimana dovrei avere un incontro con una delegazione di tifosi del Marina, e chiarire il fatto. Ovviamente non sarà facile individuare i colpevoli, ma non vorrei che per un episodio sbagliato passi anche un messaggio non esatto. La nostra tifoseria è formata da persone per bene, e non può essere un fumogeno difettoso a provocare malumori del genere». Ruocco è dispiaciuto dell’accaduto e lo sottolinea a più riprese: «Dispiace che ci sia andato per sotto un ragazzo, ma purtroppo mi sento di dire che sono cose che capitano. Faremo tutto il possibile per rendere il campo di Marina un ambiente festoso e in cui si possa pensare solo allo sport. La nostra meravigliosa squadra sta facendo un grandissimo campionato e non vorrei che adesso le attenzioni vengano rivolte ad avvenimenti che con il calcio non c’entrano. Con questo non voglio dire che non bisogna parlare di quel povero ragazzo, o dimenticarsi di lui, ma non vedo la necessità di strumentalizzare la cosa». Infine, il presidente decide di puntualizzare sul futuro della società: «Questi avvenimenti non debbono ripetersi, mai più. I tifosi sono straordinari e ci sostengono sempre. A causa di queste notizie, peraltro non propriamente vere al cento per cento, corriamo anche il rischio di essere mal visti da futuri imprenditori che intendano investire sulla squadra. E Marina di Camerota non merita questo, assolutamente».

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