Pisciotta piange il giovane Aniello: «Ciao Zucca, ti porteremo sempre nel cuore»

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Pisciotta piange il giovane Aniello: «Ciao Zucca, ti porteremo sempre nel cuore»

Se n’è andato via il giorno prima del suo 28esimo compleanno. Così, lasciando tutti senza parole. Aniello Fariello, giovane ingegnere di Marina di Pisciotta, è morto lunedì mattina, intorno alle 9.30, in un cantiere del porto di Malta. Nello, conosciuto da tutti in paese con questo diminutivo, portava il nome del Santo patrono di Pisciotta. Era conosciuto e benvoluto da tutti. Aveva lavorato come barman d’estate per racimolare un gruzzoletto che avrebbe poi tenuto con se d’inverno, durante gli studi. Aniello si è laureato prima dell’estate in Ingegneria navale e fin da subito si era impegnato a cercare un lavoro. Il posto tanto agognato era arrivato a dicembre, poco prima delle festività natalizie. I vertici della Palumbo spa lo avevano assunto e lui era stato costretto ad emigrare a Malta. Il 28enne aveva perso il papà (pescatore e gestore di un bar vicino al porto di Pisciotta) da alcuni anni, ma al suo fianco ha avuto sempre sua mamma, Maria Martuscelli, una ex insegnante che lo ha accompagnato durante tutto il percorso degli studi.

«La morte non ha mai un senso che sia comprensibile alla natura umana. A qualsiasi età sopraggiunga – scrive B.M. su Facebook – è sempre una violenza inaudita . Ma nel caso di una vita così giovane, preposta solo ad amare, a ridere, a gioire, a costruire, lo strappo è davvero inaccettabile. Non credo esista una fede religiosa così forte da consentirne l’accettazione. È una violenza gratuita e inutile che non riesco ad inserire in alcun “disegno divino prestabilito”. Riposa sereno Nello. Che tu possa continuare ad esserci da qualche parte lassù». Sui social era conosciuto con il soprannome di Zucca, come appunto il suo nickname suggerisce «Rabbarbaro Zucca». Prima di trasferirsi a Malta aveva vissuto per diversi anni in Liguria, a Genova.  

«Non c’è fuoco che possa riscaldare il gelo del cuore. Ciao Nello caro – scrive F.R. – maledetti ricordi. Tu ora guardi il mare da lassù con tuo padre..maledetti ricordi che portano solo lacrime e tu avevi bisogno di sorrisi…Ciao Nello». «Non è possibile Aniello – scrive M.M. – non è possibile nè per te, nè per tua madre, nè per i tuoi cari, nè per Pisciotta, che ha perso un bel ragazzo, un bravo ragazzo, che certamente avrebbe fatto tanto anche per il suo porto. Tuo padre di cui hai lo stesso sorriso ti ha voluto con sè per farti progettare li cose eccelse. Rip e la terra ti sia lieve, dolce Angelo. Ti ritroveremo nel nostro cuore e ti ricorderemo e penseremo sempre nella acque del nostro mare».

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