Prima del film su Vassallo senza i sindaci del Cilento: «Angelo non avrebbe gradito»

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Prima del film su Vassallo senza i sindaci del Cilento: «Angelo non avrebbe gradito»

«Sbatti il mostro in prima pagina». E’ l’immediato commento forte e stringato, usato dal sindaco di Gioi, Andrea Salati, che ha condiviso con Angelo Vassallo, sindaco pescatore, l’amministrazione di molte problematiche del territorio, alle notizie di stampa che titolano a caratteri cubitali «Prima del film su Vassallo senza i sindaci del Cilento». «Guai fermarsi al titolo – afferma Salati – se non si legge l’articolo non si capisce che i sindaci non sono presenti per propria scelta, ma per volontà di Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore, presidente dell’omonima Fondazione, che elabora anche una tortuosa giustificazione sul perché dell’invito rivolto solo a tre sindaci cilentani e non a tutti». E Salati continua: «Certamente Angelo non avrebbe gradito. E mai si sarebbe sognato di trovarsi in una situazione che lo vedeva isolato dai suoi colleghi rappresentanti del territorio che tanto amava. Non si capisce il perché di questa presa di posizione, per carità del tutto legittima, da parte della fondazione diretta da Dario Vassallo, che si accanisce contro i sindaci e il territorio cilentano sovvertendo la volontà e l’operato del proprio grande congiunto».

«Eppure – continua Salati – tutti noi ci siamo stretti intorno alla sua famiglia e al suo comune all’indomani dell’efferato omicidio facendo partecipare anche le nostre popolazioni con il lutto cittadino, organizzando, poi, occasioni di ricordo e di celebrazione e non mancando mai, anche senza invito, agli eventi in cui si è ricordato e si è celebrato il sindaco pescatore. E’ una situazione davvero paradossale che il Cilento non può e non vuole accettare perché ritiene che un suo amato e illustre figlio, come Angelo Vassallo, deve continuare a vivere ancora qui e qui gli venga tributato il doveroso omaggio da parte di tutti, ma in particolare da parte di chi ha condiviso con lui l’amministrazione di un quotidiano delle popolazioni cilentane, per cui Angelo si prodigava, che da sempre coniuga i verbi difettivi». «Proprio interpretando la sua volontà mi attiverò per far sottoscrivere ai miei colleghi sindaci un documento che spieghi al presidente del Senato Pietro Grasso il perché dell’assenza dei sindaci cilentani alla prima del suo film, che lo incorona sempre più cilentano illustre, morto per affermare la legalità nel suo Cilento, come riconosciuto  da tutti i suoi conterranei indistintamente», conclude Andrea Salati.  

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