27 Ottobre 2025

Salernitana, la scenografia della Sud: cosa vogliono dire quelle «parole senza senso»

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Salernitana, la scenografia della Sud: cosa vogliono dire quelle «parole senza senso»

“Non servono parole… c’è solo Salerno.” È questo il messaggio che la Curva Sud Siberiano ha voluto lanciare con la straordinaria scenografia esposta ieri sera allo stadio Arechi prima del match ​contro la Casertana vinto poi per 2 a 1. Un colpo d’occhio imponente, dominato dal celebre logo dei Rolling Stones – la bocca con la lingua fuori – e da una scritta misteriosa: “Prisencólinensináinciúsól”.

Un termine che, a prima vista, non significa nulla. In realtà, è il titolo della celebre canzone di Adriano Celentano del 1972, scritta in una lingua inventata per denunciare l’incomunicabilità di un mondo che parla tanto ma non si capisce più. Da quel concetto la curva granata ha tratto ispirazione, trasformandolo in un grido di appartenenza, libertà e amore per la città.​ “Tutti vogliono parlare, nessuno vuole più ascoltare. Non servono parole, c’è solo Salerno.”

Il logo dei Rolling Stones – simbolo universale di ribellione e libertà – comunica forza, energia e provocazione: un richiamo alla passione autentica, alla capacità di non lasciarsi uniformare, allo spirito libero che da sempre contraddistingue la tifoseria salernitana.

Il messaggio è chiaro: la Curva Sud non ha bisogno di gridare per farsi capire. Risponde con arte, cultura e passione. In un mondo che penalizza e giudica, reagisce con orgoglio ed emozione, parlando una lingua che non ha bisogno di traduzioni: quella del cuore.

“Prisencólinensináinciúsól” diventa così molto più di una parola senza senso: è un manifesto culturale, un atto d’amore verso la città e la squadra, un messaggio di identità e appartenenza che tutti possono comprendere.

Quando parla la passione, tutto il resto tace.

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