San Nicola di Centola: inaugurata la statua dell’emigrante minatore
| di Luigi MartinoIn un clima di commossa e sentita partecipazione della cittadinanza tutta si è svolta a San Nicola di Centola il 6 dicembre scorso, giorno della festa di San Nicola di Mira, patrono di Bari, la toccante cerimonia dello svelamento della statua dell’emigrante minatore.
L’importante evento è giunto a conclusione di un percorso organizzativo portato avanti per circa un anno dalla Fondazione “Provvidenza di S.Gaetano”, soprattutto per il fattivo ed efficace interessamento del suo presidente sig. Mauro Di Vece. Infatti, per recare in porto l’iniziativa, è stato necessario:
1.individuare un laboratorio artigianale particolarmente attrezzato a livello di competenze professionali per realizzare un’opera del genere;
2.richiedere e ottenere le varie autorizzazioni alle Autorità preposte per l’installazione della statua nella piazzetta intitolata al parroco don Giovanni Passaro ubicata nel Villaggio Nuovo.
Per quanto riguarda il primo punto, va detto che, dopo un’accurata indagine, la scelta è caduta sulla Fonderia Artistica Ruocco di Pianura in provincia di Napoli, dove a realizzare la statua in bronzo è stato il rinomato maestro d’arte Domenico Sepe, il quale annovera tra le sue opere il Cristo Velato di Parigi, il Divino a Matera e la statua di Maradona installata a Napoli nello stadio a lui intitolato.
Alla cerimonia hanno preso parte, su espresso invito, tutte le Autorità civili e militari presenti sul territorio, nonché i rappresentanti di alcune Associazioni culturali e della Protezione Civile. Essa ha avuto ufficialmente inizio con un poco di ritardo rispetto all’orario convenuto per dare l’opportunità al parroco del paese, don Claudio Zanini, impegnato nelle funzioni religiose della festa di San Nicola di Mira, di prendervi parte. Alle ore 18,00 circa, dopo che la banda Città di Caprioli ha intonato l’inno di Mameli, il sindaco del comune di Centola, avvocato Rosario Pirrone, ha proceduto allo svelamento della statua tra gli applausi scroscianti e gli evviva di tutti I presenti. Quindi, il parroco don Claudio l’ha benedetta pronunciando alcune preghiere in suffragio dei numerosi minatori sannicolesi deceduti, i cui nomi sono riportati su un lato del piedistallo dove poggia la statua. Sono seguiti, poi, gli interventi del presidente della Fondazione “Provvidenza di S.Gaetano”, del sindaco, dell’assessore Nicola Vigorito, del prof. Ferdinando De Luca e del sig. Angelo Sansone, i quali hanno ricordato come, grazie ai sacrifici e al duro lavoro dei minatori sannicolesi, molti dei quali hanno lasciato anzitempo la vita per aver contratto una terribile malattia professionale quale la silicosi, il paese sia uscito da una miseria secolare avviandosi sulla strada del progresso e del benessere diffuso. Particolarmente commovente è stato il momento in cui il prof. De Luca ha letto con espressività la sua poesia sulla triste sorte del minatore; poesia il cui testo ha trovato posto in una pergamena di bronzo collocata su un lato del piedistallo. Il presidente della Fondazione “Provvidenza di S.Gaetano” ha anche provveduto a ringraziare le aziende e tutti i privati cittadini, che con il loro contributo finanziario hanno reso possibile la realizzazione della statua.
Successivamente alle Autorità presenti, ai rappresentanti delle Associazioni culturali e della Protezione Civile convenuti, a 4 minatori ancora in vita, ad alcuni migranti in rappresentanza di tutti sono stati consegnati dei gadget commemorativi consistenti in un foulard e in una stampa in miniatura della statua. Tutti i partecipanti all’evento hanno potuto ammirare la mostra di oggetti di antiquariato e modernariato facenti parte degli attrezzi del mestiere del minatore e della civiltà contadina, allestita in un apposito stand ubicato nei pressi della locale sede della Protezione Civile a cura della sua presidente dott.ssa Maria Di Vece. La manifestazione si è chiusa con un rinfresco offerto dalla Fondazione “Provvidenza di S.Gaetano”.
©Riproduzione riservata