Sapri, processo ad Enrichetta Di Lorenzo: compagna di vita e di lotta di Carlo Pisacane

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Sapri, processo ad Enrichetta Di Lorenzo: compagna di vita e di lotta di Carlo Pisacane

A processo la compagna di vita e di lotta di Carlo Pisacane, Enrichetta Amalia Di Lorenzo, imputata «per aver violato gli obblighi di assistenza morale nei confronti dei figli Peppino, Eugenio e Manina, nati dal suo matrimonio con Dionisio Lazzari, e aver abbandonato i predetti figli ancora in tenera età, al fine di proseguire la sua relazione extraconiugale con Carlo Pisacane, intrapresa almeno dal 1844 sotto il tetto coniugale e ivi coltivata fino all’8 febbraio 1847, allorquando si sottraeva definitivamente alla responsabilità genitoriale e, derubato il marito di sostanze patrimoniali per un valore di oltre duemila ducati, essendosi, altresì, munita con il complice di passaporto falso, si dava alla fuga con l’amante, senza mai più far ritorno alle cure dei figli».

Il processo a carico di Enrichetta Di Lorenzo si terrà stasera a Sapri, alle 22, nella villa comunale. Ad organizzarlo è il Comitato per le celebrazioni pisacaniane, che ha deciso di reiterare la formula dei Processi alla Storia – già felicemente sperimentata negli anni ’90 per iniziativa di Matteo Martino e Alessandro Cocorullo – come modalità per dialettizzare il confronto delle opinioni sui singoli personaggi storici di volta in volta sottoposto al giudizio popolare. Per quest’anno il Comitato ha raccolto l’indicazione di ‘processare’ la donna capace di abbandonare tutto per i propri ideali.

Nella prospettiva del processo, il Comitato ha affidato l’incarico di sostenere le ragioni della Pubblica Accusa a Maria Carmela Polito, che nella vita svolge effettivamente le funzioni di Pubblico Ministero presso il Tribunale di Salerno, e le ragioni della difesa ad Antonella Grippo, nota giornalista televisiva. La presidenza del Tribunale del Popolo è stata affidata a Franco Maldonato, presidente dell’Associazione Culturale ‘oltrePisacane’, che dirigerà il dibattimento, mentre il verdetto sarà emesso da una giuria popolare formata da tutti i cittadini presenti all’udienza.

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