Scultura della Spigolatrice di Sapri, Stifano risponde alle polemiche

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Scultura della Spigolatrice di Sapri, Stifano risponde alle polemiche

Doveva essere un momento di celebrazione della storia e dell’arte, invece è diventato un terreno di scontro. La scultura di bronzo della nuova Spigolatrice di Sapri, posizionata sul Lungomare, ha scatenato le polemiche. Ad indignarsi è stata prima l’ex senatrice del gruppo misto Manuela Repetti che si è detta «inorridita dalla inaugurazione della nuova statua» e poi anche della senatrice Pd, Monica Cirinnà: «Uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati. Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa».

Dopo le risposte alle polemiche, rispedite al mittente, sia del sindaco di Sapri, Antonio Gentile, che del senatore del M5S Francesco Castiello, è l’artista a mettere un punto finale alla discussione: «Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo. – ha detto lo scultore Emanuele Sifano – Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho “approfittato” della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un’istantanea fedele di una contadina dell’800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos. Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza. A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira», ha concluso.

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