Classi sovraffollate e alunni disabili concentrati in alcune classi, i precari non ci stanno
| di RedazioneI precari della provincia di Salerno continuano a far sentire il proprio dissenso nei confronti della legge 133, che ha provocato la perdita del lavoro per circa 27 mila persone in tutta Italia, tra docenti e personale Ata. Nella sola provincia di Salerno la politica dei tagli ha causato un ridimensionamento di duemila unità circa. E nei prossimi due anni sono previsti ancora tagli. La situazione è critica. Basti pensare alla signora Graziella Ventrone, disoccupata e disperata, che pochi giorni fa ha minacciato di gettarsi dal tetto dell’ Ufficio Scolastico Provinciale di via Monticelli. Basti pensare al grido d’allarme lanciato dall’Anffas- una Onlus di Salerno, parte dell’ Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale- : "L’anno scolastico appena cominciato rivela le preoccupazioni, le contraddizioni e le tensioni più volte annunciate. Gli allarmi lanciati anche dalle famiglie dell’ Anffas confermano un quadro amaro e desolante. In questi giorni si susseguono notizie a dir poco sconcertanti circa classi di scuola superiore in cui sono concentrati addirittura sette alunni con disabilità. Ci troviamo di fronte ad una situazione di "ghettizzazione" autorizzata, ad uno strisciante ritorno delle odiose classi speciali"
Il presidio permanente davanti all’ Usp è ancora effettivo, va avanti ormai da settimane. Alessandro D’Auria, portavoce dei Cobas di Salerno riferisce sulla situazione: "Stiamo continuando a cercare casi limite in cui gli studenti sono costretti a studiare in condizioni limite. Quello più drammatico è di una prima classe della sezione distaccata dell’Istituto Trani di Salerno a Nocera Inferiore. Ebbene hanno avuto il coraggio di formare una classe da quarantuno alunni compresi anche due studenti diversamente abili. Nella stessa scuola abbiamo inoltre una terza classe di ventitre allievi ma con ben quattro alunni con handicap. E poi altri casi assurdi come in una scuola materna di Salerno, dove su di un piano non c’è neanche un collaboratore ». In relazione ai numerosi casi di classi sovraffollate e di concentrazione di alunni disabili solo in alcune classi, sono pronti una serie di ricorsi al Tar, inoltrati pure da genitori di ragazzi disabili.
Il calendario delle iniziative di protesta prevede, per martedì prossimo, l’assemblea provinciale di tutto il mondo della scuola, in programma presso il centro sociale di Pastena, alle 18. Poi, il prossimo 3 ottobre, ci sarà la grande mobilitazione nazionale con il corteo unico a Roma. Sono già numerosi i pullman organizzati che porteranno i precari salernitani nella capitale. Pare che gli striscioni e la delegazione provinciale salernitana saranno in testa al corteo, proprio perché Salerno è stata una delle città in cui la protesta si è dimostrata più accesa e sentita.
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