Domani i precari manifestano a Roma contro i tagli della legge 133

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Domani i precari manifestano a Roma contro i tagli della legge 133

La mobilitazione dei precari- docenti e personale Ata- del sistema scolastico va avanti ormai da settimane. La legge 133, voluta dall’attuale maggioranza di governo, è caratterizzata da manovre che puntano essenzialmente ad una riorganizzazione all’insegna del risparmio economico. Ciò ha prodotto un massiccio ridimensionamento dell’organico del settore. Alcuni dati: per ottenere un risparmio di sette miliardi e 800 milioni di euro, in tre anni verranno cancellati quasi 132mila posti di lavoro, tra personale docente e Ata. Dei 27mila precari lasciati a casa senza contratto quest’anno, ben 5 mila e duecento sono in Campania; la nostra risulta essere la regione più gravemente colpita dalla scure dei tagli calata sul collo della scuola pubblica. Una delle città in cui la protesta dei precari è risultata più costante ed ha assunto toni più accesi, con evidenti punte di disperazione, è stata sicuramente Salerno.

In questo quadro generale va inserita la particolarità di alcune situazioni.

Si registra la presenza di classi sovraffollate- a Nocera in una classe sono in 41, di cui due disabili. Si è verificata la carenza di personale, in proporzione alle necessità- in un intero piano di una scuola materna di Salerno non c’è neanche un collaboratore. Significativa è quella che riguarda il modo di garantire ai ragazzi disabili un valido e completo progetto didattico: l’ Anffas, una Onlus che si interessa dei diritti delle persone che presentano disabilità intellettive e/o relazionali, ha denunciato l’allarmante situazione di ciò che accade nella provincia di Salerno; si parla di "notizie a dir poco sconcertanti circa classi di scuola superiore in cui sono concentrati addirittura sette alunni con disabilità. Ci troviamo di fronte ad una situazione di "ghettizzazione" autorizzata, ad uno strisciante ritorno delle odiose classi speciali".

Domani a Roma si svolgerà la manifestazione nazionale dei precari della scuola. Di seguito, il comunicato con cui il Coordinamento Precari Scuola presenta la sostanza della legge 133 e annuncia l’iniziativa di protesta che avrà luogo nella capitale.

COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA (C.P.S.)

In questi giorni abbiamo tutti davanti agli occhi gli effetti devastanti del piano di tagli, messo in atto dal ministro Gelmini: 57.000 posti in meno soltanto per l’anno 2009-10, che arriveranno a più di 150.000 entro i prossimi due anni.

Come vengono realizzati principalmente questi tagli?

o Introduzione del Maestro Unico ed eliminazione delle compresenze e del modulo.

o Aumento del numero degli alunni per classe, che spesso giungono ad essere più di 30.

o Obbligo del completamento a 18 ore di lezione e conseguente eliminazione delle ore a disposizione. L’assegnazione delle classi non viene più fatta in base a criteri di coerenza disciplinare, ma con l’unico obiettivo di riempire il monte ore settimanale del docente.

o Aumento dell’orario di lavoro per il personale docente (straordinari imposti, con cattedre che a volte giungono a 24 ore, spesso accettate per incrementare uno stipendio tra i più bassi d’Europa!)

o Riduzione dell’orario di alcune materie (per esempio, un’ora in meno di italiano alle medie, trasformata in una non meglio specificata ora di "approfondimento").

o Tagli agli organici del personale ATA e di sostegno!

E’ evidente che questo piano, privo di qualsiasi giustificazione pedagogica, è determinato da scelte di bilancio, da una concezione servile e strumentale dell’istruzione e da una deliberata volontà di smantellamento della scuola pubblica e democratica in Italia. Esso quindi danneggia la nostra dignità professionale, la qualità dell’offerta formativa e compromette seriamente due fondamentali principi della Costituzione italiana: il diritto al lavoro (art. 1) e il diritto di ciascun cittadino ad un’istruzione pubblica di qualità (artt. 9, 33, 34).

Il governo pretende di tamponare questa situazione con i contratti di disponibilità, denominati ipocritamente "salvaprecari"! Si tratta in realtà di un semplice contentino che mortifica la nostra professionalità, declassandoci a docenti di serie B, disponibili a qualsiasi tipo di chiamata e mansione, frammentati al nostro interno. I contratti di disponibilità pertanto spaccano la categoria docente e rappresentano un primo tentativo di regionalizzare il rapporto di lavoro nella scuola. E’ bene ricordare che di fronte a questa politica di tagli alla scuola pubblica si incrementa il finanziamento dello stato alla scuola privata.

Tutto questo denuncia la totale assenza di un’idea di scuola come fondamentate ed irrinunciabile luogo di costruzione della democrazia, della cittadinanza, dell’integrazione, dell’inclusione sociale e culturale.

PER OPPORCI A QUESTO PROGETTO DEVASTANTE

IL COORDINAMENTO DEI PRECARI DELLA SCUOLA C.P.S. INDICE UNA

MANIFESTAZIONE A ROMA IL 3 OTTOBRE,

ALLE ORE 15,00.

CHIEDIAMO:

1-DIMISSIONI IMMEDIATE DEL MINISTRO GELMINI.

2-IL RITIRO DEI TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA PREVISTI DALLE LEGGE 133 E DI TUTTI I PROVVEDIMENTI CON CUI SONO STATI ATTUATI.

3-RITIRO DELLA LEGGE 169/08 (MAESTRO UNICO)

4-IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI SU TUTTI I POSTI VACANTI.

5-ABOLIZIONE DEL TETTO MASSIMO DI UN INSEGNATE OGNI 2 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (L.244/07)

6-RITIRO DEL PDL APREA.

7-CORSI ABILITANTI PER I DOCENTI NON ABILITATI IN SERVIZIO.

Coordinamento Precari Scuola http://retedocentiprecari.blogspot.com/

Il percorso della manifestazione dei precari della scuola inizia a Piazza Esquilino, fino al Ministero P. Istr. Percorso del corteo della manifestazione nazionale dei precari/e Roma 3 ottobre ore 15

L’appuntamento è alle ore 15 a Piazza Esquilino (pedonalizzata), davanti alla basilica di S.Maria Maggiore, dal lato di Via Cavour, a 100 metri dalla Stazione Termini, scendendo per V.Cavour.

La fermata della metro più vicina è quella di Stazione Termini, sia per la linea A sia per la B.

Il corteo si dirigerà per Via Merulana, Via Labicana, Colosseo, Circo Massimo, Bocca della verità, Via Petroselli, Piazza Venezia, Via delle Botteghe Oscure, Largo Argentina, Via Arenula, Viale Trastevere fino al Ministero della PI, dove la manifestazione si concluderà con gli interventi delle varie strutture.

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