San Mauro La Bruca: il Tar salva la Scuola Media

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San Mauro La Bruca: il Tar salva la Scuola Media

Il recente e contestato piano di razionalizzazione della rete scolastica, adottato dal Ministro Gelmini, ha previsto la soppressione di diverse scuole, classi e plessi, nell’ottica del risparmio di spesa, con penalizzazione specie dei piccoli centri del Sud.Il relativo regolamento ha previsto per la scuola media la costituzione di classi con non meno di 18 alunni e non più di 28 e per le prime classi addirittura fino a 30, con la conseguenza che al di sotto di tali limiti, specie nelle scuole di piccoli comuni, si determina la soppressione della locale scuola media, e le relative classi devono essere accorpate a quelle di scuole viciniori distanti anche molti km., sottoponendo così i piccoli alunni ad un defaticante e rischioso pendolarismo quotidiano.

 Ciò è avvenuto anche per la Scuola Media del Comune di San Mauro la Bruca, che è stata soppressa dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno perché la prima classe risulta composta soltanto da 10 alunni ed accorpata alla Scuola Media di Pisciotta. Questa amministrazione non si è data per vinta, e assistita dall’avv. Domenico Ventura ha proposto ricorso innanzi al TAR Campania Salerno a tutela delle famiglie e degli alunni contro la disposta soppressione, sostenendo che nei comuni di montagna, a termini della disciplina di settore, le classi devono essere formate con 10 alunni, rappresentando altresì anche il pericolo ed i disagi per i fanciulli costretti a tragitti quotidiani su strade tortuose, inadeguate e pericolose, specie nella stagione invernale. Il TAR adito (Presidente Dott. De Leo, Relatore Dott. Fedullo) con ordinanza del 6-7.8.2009 n.769/2009 ha accolto in pieno le argomentazioni della difesa del Comune ed ha sospeso il provvedimento di soppressione impugnato in presenza del fumus e del danno, perché ai comuni di montagna si applica la deroga rivendicata.

Gli alunni di San Mauro La Bruca quindi hanno diritto a frequentare la scuola media nel proprio paese e l’Amministrazione scolastica è obbligata a provvedere in merito, adottando gli atti consequenziali prima dell’inizio dell’anno scolastico.

fonte:www.dentrosalerno.it

 

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