Sosta a pagamento alla stazione di Vallo Scalo, Lamaida: «Pisapia ha sbagliato. Politica non è rancore personale»

| di
Sosta a pagamento alla stazione di Vallo Scalo, Lamaida: «Pisapia ha sbagliato. Politica non è rancore personale»

Il sindaco di Casalvelino, Silvia Pisapia, ha deciso, insieme alla sua amministrazione, di istituire la sosta a pagamento nel parcheggio della stazione ferroviaria di Vallo Scalo. La cosa non è andata giù a molti, né tantomeno al sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida. Il primo cittadino ha infatti scritto una missiva indirizzata al collega. La riportiamo di seguito integralmente:

Gent.ma Silvia Pisapia, sindaco di Casal Velino,
in merito alla recente decisione, presa da Te e dalla tua Amministrazione Comunale, relativa all’istituzione della sosta a pagamento per il parcheggio adiacente la stazione ferroviaria di Vallo Scalo, sento il dovere di comunicarti che lo ritengo un errore gravissimo, oltre che un’ingiustizia pura e semplice, della quale dovete assumervi tutta la responsabilità, senza pensare di poterla scaricare addosso a me, sindaco di Castelnuovo Cilento e ad Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania. Il terreno dell’area ferroviaria di Vallo Scalo ricade nel territorio del Comune di Casal Velino, e, per questo, voi potete decidere, legittimamente, di stabilire un ulteriore “dazio” a danno degli utenti, ma dovete accollarvi, voi, tutte le conseguenze di questa decisione. Senza giustificazioni! Senza alibi! Senza giocare a scaricabarile! Una decisione, la vostra, che non tiene conto delle persone costrette ad utilizzare il treno, ogni santo giorno, i cosiddetti pendolari, per recarsi al lavoro, in situazioni di sacrificio e difficoltà; una decisione, la vostra, che non tiene conto dell’economia di un territorio già gravemente danneggiato; una decisione, la vostra, che non tiene conto della necessità di aiutare chi ha investito molto, dal punto di vista economico, per avviare le attività commerciali presenti nella stessa Stazione; una decisione, la vostra, che non tiene conto nemmeno della riduzione di attività della biglietteria, che in tal modo potrebbe essere definitivamente chiusa, come è successo per altre stazioni; una decisione, la vostra, che non tiene conto del grave rischio di chiusura della stazione stessa!

Si, perché gli utenti appena sono stati informati del pagamento della sosta hanno subito sostituito il loro scalo con altre stazioni, come Ascea ed Omignano, riducendo così gravemente il flusso dei viaggiatori! Una decisione, la vostra, che è un errore grave, infine, dal punto di vista etico, perché ancora una volta si aggrediscono le tasche dei lavoratori, degli studenti e di tutti coloro che, per tanti motivi, vengono nel nostro Cilento arricchendolo, economicamente e culturalmente. Un errore, gravissimo, perché si crea un altro ostacolo, una barriera ulteriore al già catastrofico e scandaloso stato delle nostre strade, dei nostri principali assi viari, aggravando così ancor di più l’ isolamento civile che stiamo vivendo. Io, come Sindaco del Comune di Castelnuovo Cilento e vice-presidente della Comunità del Parco, mi sarei aspettato, prima di passare alle vie di fatto, un confronto ulteriore, serrato e franco, anche forte se vuoi, come è stato per il passato, come dovrebbe essere tra sindaci, tra uomini e donne che rappresentano Istituzioni, che amano e lottano per i loro territori e per le persone che vi vivono. Invece, purtroppo, mi sono trovato di fronte ad una sentenza definitiva, giunta al terzo grado di giudizio. Inappellabile! Il mio auspicio è che ci sia, da parte tua e della tua amministrazione, una riflessione responsabile sulle scelte fatte per il bene delle nostre comunità. Per il bene comune. Per il bene della nostra terra.

La politica, alta, è, ne siamo tutti consapevoli, lavoro tenace, costante, di qualità, visione, utopia, passione, impegno serio, senza aspettarsi, per questo, applausi, responsabilità, decisioni personali, solitarie e, talvolta, anche costose, decisioni per cui bisogna pagare un prezzo. La politica non è, o non dovrebbe essere, rissa, schieramenti di parte, da tifosi. La politica non è rancore personale. Se è vero che è dai comportamenti che si distinguono la civiltà e i valori, questa è l’opportunità di dare un esempio di democrazia matura, di ascolto e dialogo, ai nostri figli e alle future generazioni.  Questa è l’occasione di far emergere il meglio, l’umanità che sta dentro di noi. Questo è l’occasione per dare un segno, cioè mostrare che tutti noi abbiamo al centro delle nostre azioni, dei nostri cuori, le persone. Con i loro pregi, i loro difetti. Con i loro affetti. Con le loro vite. Grazie. Cordiali saluti.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata