Terremoto serie B, salta audizione caso Brescia: depositata memoria difensiva

| di
Terremoto serie B, salta audizione caso Brescia: depositata memoria difensiva

Il Brescia Calcio ha presentato una memoria difensiva dettagliata alla Procura federale, nel tentativo di respingere le accuse legate all’uso di crediti d’imposta ritenuti inesistenti per il pagamento di debiti fiscali e previdenziali relativi ai mesi di novembre e dicembre 2024, e gennaio e febbraio 2025. Una strategia difensiva scritta, redatta dallo studio legale Tonucci, che ha scelto di non partecipare all’audizione prevista per questa mattina a Roma, preferendo affidarsi a una documentazione tecnica per chiarire la posizione del club.

Al centro del caso ci sono cinque contratti di acquisto di crediti d’imposta, sottoscritti tra il 25 febbraio e il 16 aprile 2025, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. I pagamenti, eseguiti tramite bonifici, sarebbero stati effettuati in favore della società Gruppo Alfieri Spv Srl, riconducibile al 25enne avellinese Gianluca Alfieri, ora irreperibile e denunciato penalmente da Massimo Cellino, presidente del club.

Oltre ad Alfieri, risultano denunciati anche l’ex direttore generale Luigi Micheli e il commercialista Marco Gamba. La società lombarda sostiene di aver agito in buona fede, fidandosi della documentazione fornita dalla controparte, inclusi gli F24 quietanzati e le registrazioni dei crediti sul cassetto fiscale. L’operazione, secondo i legali, è stata portata avanti in conformità con le normative vigenti, e solo dopo la ricezione delle dovute attestazioni.

L’argomentazione principale della difesa si concentra, oltre che sulla buona fede, anche sui tempi delle contestazioni mosse dall’Agenzia delle Entrate e dalla Procura federale, considerate tardive. Il club sottolinea come l’atto di notifica sia stato ricevuto soltanto il 9 maggio, ben oltre il termine di dieci giorni successivi ai pagamenti previsto per l’avvio delle verifiche. In virtù di ciò, la società ritiene che, qualora venisse confermata una penalizzazione, questa dovrebbe valere per la prossima stagione sportiva e non per quella in corso.

Il rischio per il Brescia è quello di una penalizzazione di quattro punti, che potrebbe comportare la retrocessione in Serie C. Tuttavia, dalla società arriva una netta presa di posizione: non ci sarà alcun patteggiamento. «Il Brescia Calcio è del tutto estraneo alle accuse», si legge nella memoria. Non manca, infine, un passaggio preoccupato sugli effetti che la vicenda potrebbe avere: il club si dice consapevole della necessità di affrontare subito la questione con l’Agenzia delle Entrate per evitare il pericolo di esclusione dal prossimo campionato, un’eventualità che avrebbe gravi ricadute economiche, reputazionali e sociali sulla città.

Intanto, si attende l’esito del procedimento: la Procura federale potrebbe procedere già nelle prossime ore con un deferimento ufficiale.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata