Truffa a Licusati: il vigile fuori servizio, l’auto a noleggio e l’inseguimento. Cosa è successo

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Truffa a Licusati: il vigile fuori servizio, l’auto a noleggio e l’inseguimento. Cosa è successo

È stata una giornata convulsa quella di ieri nella frazione collinare di Camerota, dove due uomini – un 22enne di origine marocchina e un 34enne napoletano, già pregiudicato per reati di truffa – sono stati arrestati dopo aver messo a segno un colpo ai danni di un’anziana di 78 anni. Una truffa che ha fruttato oltre 14mila euro in contanti, recuperati e restituiti alla legittima proprietaria grazie a un’operazione rapida e coordinata delle forze dell’ordine.

I sospetti e l’allerta

Tutto ha avuto inizio intorno alle 12:30, quando Nunzio Rizzuti, agente della polizia locale libero dal servizio, ha notato movimenti sospetti nel centro di Licusati. Davanti a un’abitazione, il giovane marocchino armeggiava con due cellulari e mostrava un atteggiamento inquieto. Poco dopo è stato raggiunto dal complice e insieme i due sono saliti a bordo di una Ford Puma a noleggio.

Rizzuti, intuendo che qualcosa non andasse, li ha seguiti con il suo scooter, mentre avvisava i carabinieri della locale stazione, agli ordini del comandante Francesco Carelli e del maresciallo Alberto Santoriello, e la polizia municipale, guidata dal comandante Chiara Bove.

La fuga e il ritorno

La Ford ha lasciato il centro abitato dirigendosi sulla provinciale 66 Ciglioto in direzione Mingardina, riuscendo momentaneamente a far perdere le tracce. Giunti allo svincolo che porta a destra verso la Cilentana e a sinistra verso Camerota, i due hanno deciso di invertire la marcia e tornare indietro, pur avendo già il bottino a bordo. Perché? Probabilmente avevano intuito che l’anziana, in casa, potesse custodire non solo denaro ma anche oggetti di valore.

Nel frattempo, carabinieri e vigili urbani avevano già iniziato a presidiare le strade principali. Dopo circa 15 minuti, l’auto sospetta è stata intercettata mentre rientrava verso Licusati.

L’inseguimento e l’arresto

È scattato a quel punto un inseguimento ad alta velocità lungo il Ciglioto, terminato con il blocco del veicolo. I due sono stati fermati, portati in caserma e riconosciuti dall’anziana vittima, truffata poco prima.

Secondo la ricostruzione, i malviventi avevano contattato telefonicamente la donna fingendo che il nipote avesse bisogno urgente di consegnare denaro in cambio di pacchi “fondamentali” per lui. Raggiro riuscito: i due erano entrati in casa e avevano sottratto le somme.

La scoperta del bottino

All’interno dell’auto, le forze dell’ordine hanno trovato due buste: una con 10mila euro e una con 4mila euro. Il denaro è stato subito restituito alla 78enne. Sequestrati anche i cellulari, che continuavano a squillare e ricevere messaggi, segno di probabili complici che coordinavano l’operazione a distanza.

Movimenti precedenti ricostruiti

Gli investigatori hanno inoltre accertato che, nella mattinata, i due si erano fermati in un’attività commerciale per chiedere dove poter mangiare spendendo pochi euro e, poco dopo, erano stati visti anche in uno stabilimento balneare. In entrambi i casi sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza, contribuendo così alla ricostruzione dettagliata dei loro movimenti.

Il bilancio

Arresto, sequestro e restituzione del denaro: un’operazione conclusa positivamente, resa possibile dall’intuizione di un agente fuori servizio e dalla sinergia tra carabinieri e polizia locale. La comunità di Licusati, impegnata nei preparativi della festa patronale, ha assistito con sollievo all’epilogo della vicenda.

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