Uno per ruolo: tre talenti della Salernitana

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Uno per ruolo: tre talenti della Salernitana

Dopo la sconfitta a Perugia, la Salernitana è scivolata al 10° posto nella classifica di Serie B, a -2 dal Cittadella che rappresenta l’ultima via di accesso per i playoff. Un risultato che sarebbe insperato per la società di Lotito, che ha creato una squadra per evitare i patemi della zona retrocessione e per riconquistare quel posto a metà classifica che l’anno scorso aveva portato la Salernitana lontana dalle sabbie mobili.

La squadra di Gregucci – subentrato a Colantuono a dicembre – ha trovato la propria quadra, dimostrando di poter forse valere qualcosa in più rispetto a una semplice posizione a metà classifica.

La società sta, inoltre, cercando di portare avanti un progetto interessante, in cui si crede nella valorizzazione dei giovani e, pertanto, è possibile visualizzare nella rosa campana almeno 3 talenti che, sebbene non ancora sbocciati del tutto, possono rappresentare il futuro e affiancare le altre stelle emergenti della Serie B.

Valerio Mantovani

Mantovani è un difensore centrale classe ’96 che aveva fatto molto ben sperare di lui quando, nelle giovanili del Torino, a cavallo tra il 2014 e il 2016, aveva vinto un campionato Beretti, un campionato Primavera e una Supercoppa Primavera. Non avendo rinnovato il contratto con la squadra granata, è subentrata la Salernitana. Sebbene le promesse non siano state mantenute al massimo, visto che a 22 anni il fiore non è ancora sbocciato del tutto, Mantovani rappresenta un importante tassello della squadra di Gregucci, avendo disputato 18 partite – condite da una rete – nelle prime 26 del campionato di Serie B. Arrivato nel 2016 come giovane promessa, nell’arco degli anni si è preso il suo posto come titolare e da leader della squadra. A 22 anni ha ancora tutto per diventare un grande calciatore: l’augurio che si fa sia la Salernitana ma anche tutto il calcio italiano.

Joseph Minala

Quando salì alle luci della ribalta, aveva soltanto 17 anni, e lo fece perché qualcuno mise in dubbio la sua reale età. Minala ha poi dimostrato sul campo di essere un buonissimo centrocampista centrale, trovando la sua dimensione alla Salernitana, dove è arrivato nel gennaio del 2017. Dopo una stagione e mezza giocata da titolare, quest’estate era tornato alla Lazio, per cercare di guadagnarsi un posto in Serie A. Purtroppo non è mai riuscito ad emergere e a gennaio è tornato in Campania. Gregucci lo ha subito promosso, facendogli giocare tutte le partite da titolare da quando è tornato. A 22 anni, anche Minala può essere considerato ancora un prospetto, ma, così come Mantovani, si aspetta ancora la concreta maturazione.

Francesco Orlando

Pugliese, anche lui classe ’96, Orlando può giocare sia ala destra che ala sinistra. Come Minala, proviene dalla Lazio, anche se ha girato molte squadre prima di trovare stabilità. I biancocelesti lo acquistarono nel luglio del 2017 dal Vicenza per 400mila euro e negli ambienti viene considerato un ottimo prospetto, ma le sue performance in allenamento non hanno ancora convinto Gregucci. Per Orlando soltanto due presenze questa stagione e la concreta possibilità di lasciare a fine stagione. Ciononostante, in molti ancora credono in lui e nella sua capacità di poter sfondare nel calcio che conta.

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