Antonio Vassallo: «Ho trovato queste lettere nella scrivania di mio padre»

| di
Antonio Vassallo: «Ho trovato queste lettere nella scrivania di mio padre»

Le elezioni del 4 marzo sono molto sentite nel collegio Alburni-Cilento-Vallo di Diano. Mentre i candidati dei vari partiti e delle coalizioni politiche si spostano da paese a paese in cerca di consensi, il fratello e il figlio di Angelo Vassallo, Dario e Antonio, non si danno pace. Ce l’hanno con Franco Alfieri, candidato alla Camera dei Deputati all’uninominale con la coalizione del centro sinistra sotto il simbolo del Pd. 

Angelo Vassallo prima di essere ucciso, il 5 settembre del 2010, ha inviato delle lettere a Franco Alfieri, all’epoca assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Salerno, per chiedere delucidazioni e chiarimenti sulla realizzazione di una strada che avrebbe dovuto collegare la frazione Celso con il capoluogo Pollica. «Lavori iniziati, pagati e mai terminati» sosteneva Vassallo. 

Dopo la conferenza stampa indetta a Roma da Dario Vassallo, Antonio, figlio di Angelo, torna a bomba sull’argomento e lo fa attraverso un post su Facebook. «”Quelle lettere di cui parla il figlio non mi sono mai arrivate: io da assessore firmavo i pagamenti che gli uffici tecnici mi sottoponevano. Ma quelle strade non sapevo nemmeno dove erano”. La replica di Alfieri dopo il mio post» scrive Antonio sui social. «Da premettere che le cose che scrivo negli ultimi giorni – specifica Antonio – sono a conoscenza dei magistrati e pur di far emergere la verità a chi lo ha voluto comunque, nei successivi alla candidatura mi sono recato in provincia per acquisire il materiale che riguardava i solleciti e le risposte degli uffici ma siccome non mi è stato trasmesso niente ho cercato le lettere altrove e fortunatamente le ho trovato nella scrivania a casa di mio padre. La sua dichiarazione a questo punto mi fa dubitare ancora di più sulla sua credibilità! E visto che non potrà essere più giudicato giuridicamente – conclude lanciando un appello – spero lo facciate voi attraverso il voto nel suo collegio».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata