Ostigliano, “Sulle orme dei fratelli Capozzoli”. Le considerazioni di Domenico Ciardella

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Ostigliano, “Sulle orme dei fratelli Capozzoli”. Le considerazioni di Domenico Ciardella

L’evento, organizzato da persone del posto, volto alla salvaguardia ed alla tutela del territorio, tramite la rivalutazione della cultura locale, è un momento importante per rivivere le nostre radici. Abbiamo chiesto il significato di tale iniziativa a coloro che hanno reso possibile la concretizzazione dell’evento.
A Domenico Ciardella, cilentano di Monteforte, il quale ha personalmente condotto ricerche su alcuni aspetti dei suoi “noti compaesani”, abbiamo rivolto il seguente quesito:
D: Perché promuovere e concretizzare questo tipo di iniziative?
R: Questa mostra è nata per due motivi fondamentali: il primo per l’amore che mi lega alla mia terra in tutti i suoi aspetti , territorio, cultura , tradizioni ecc.; il secondo motivo per rivalutare dopo quasi circa 180 anni delle persone, i “F.LLI CAPOZZOLI”, che hanno lottato e combattuto per la libertà dell’intero Cilento ma ancora oggi non sono considerati eroi bensì definiti erroneamente “briganti”. Questa famiglia ha subito anni di carcere duro, confino, e più delle volte con la morte. Un regime borbonico, oggi per molti un’aristocrazia democratica, prima fucilava le persone, poi le troncavano la testa la quale veniva posta su dei pali… Rivalutare i Capozzoli è anche ribaltare la concezione che i cilentani sono un popolo di VINTI! In questa terra ci sono state due rivolte 1828 e 1848 che solo per la mancanza di coesione territoriale non hanno vinto… Nel 1820/21, in massa, i contadini, occupavano terre demaniali e baronali perché in quei tempi solo la terra dava “il lavoro” per sfamarsi. Inoltre, il sottoscritto, considera la cultura non una merce di scambio, oggetto di lucro per fini personali o politici, ma deve essere mezzo di crescita individuale e collettiva, mezzo tramite cui riscoprire e riappropriarsi della memoria storico/sociale. Senza memoria storica un territorio e una popolazione non hanno futuro. 

Si rinnova l’invito, dunque, a riscoprire questa terra, tramite le indelebili pagine della sua storia. Ostigliano, il 10 Dicembre, dalle ore 16,30, aprirà le porte alla cultura locale.

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