Incidente porto Genova, si cerca nono disperso dopo Cetrola. Aperta camera ardente

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Incidente porto Genova, si cerca nono disperso dopo Cetrola. Aperta camera ardente

Proseguono senza sosta le ricerche della nona vittima della tragedia di Genova, Gianni Iacovielli, il sargente della capitaneria disperso martedì notte nell’incidente al porto Giano. Venerdì sera, intorno alle 23, è stato recuperato il corpo di Francesco Cetrola, il maresciallo della guardia costiera originario di Santa Marina, rimasto per giorni intrappolato sotto le macerie.

In coda, davanti ai cancelli della guardia costiera, sono migliaia e centinaia aspettano di trovare un parcheggio per raggiungere la camera ardente allestita presso la capitaneria di porto, accanto al luogo della tragedia. Mai si era visto il porto così affollato. Tanta la gente comune, mischiata alle personalità politiche, che ha voluto rendere omaggio alle otto vittime della sciagura di martedì scorso. Qualcuno ha portato un fiore, qualcuno ha lasciato un pensiero davanti alle bare coperte dal tricolore.

La notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Francesco Cetrola, è giunta nel piccolo comune cilentano di Santa Marina lasciando tutti senza parole. «Lascio immaginare lo sgomento e il dolore di tutta la comunità – ha dichiarato Fortunato al giornale del Cilento – per la tragedia della perdita di Francesco. Viviamo in una piccola comunità, ci conosciamo tutti. In casi come questi il dolore è più intenso e ci tocca tutti da vicino». «Conoscevo bene lui ed ero molto amico di Donato, il papà, che ho assistito negli ultimi momenti della sua vita – ha raccontato il parroco, don Antonino – Alla sua famiglia mi lega un rapporto di amicizia profonda». Anche sui social network sono stati tanti i messaggi dei compaesani. «Non ho parole – scrive Pietro – abbiamo sperato fino all’ultimo». E Manuela: «Faccio ancora fatica a crederci».

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Nel frattempo si attende la conferma della data dei funerali. I familiari e la capitaneria preferiscono che siano celebrati insieme e per questo è necessario che venga recuperata anche l’ultima salma, quella del sargente Iacovielli. Quello che finora è certo è che il rito, in forma solenne, sarà celebrato dall’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco e che da Santa Marina partirà il sindaco con il gonfalone del comune per dare l’ultimo saluto al giovane Francesco.

© (foto di archivio)

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