Dovrebbero restituire il pallone, ma segnano a porta vuota contro la squadra del parroco: scoppia la polemica

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Dovrebbero restituire il pallone, ma segnano a porta vuota contro la squadra del parroco: scoppia la polemica

Domenica pomeriggio al campo sportivo di Casaletto Spartano si è disputato l’incontro di calcio, valevole per il campionato di terza categoria girone F, tra i padroni di casa, primi in classifica, e il Ceraso. Gli ospiti hanno chiuso il primo tempo con il risultato di 0 a 2. Nella ripresa, però, il match cambia e termina con il risultato di 3 a 2. Secondo il vice presidente del Ceraso Antonio Cerullo, che ha fondato la squadra insieme al sacerdote del paese don Antonio Greco, il Casaletto avrebbe segnato a due minuti dalla fine quando invece di restituire il pallone agli avversari, l’attaccante ha calciato quando tra i pali non c’era nemmeno il portiere. 

«Un comportamento ignobile da parte del Casaletto Calcio. L’atto più antisportivo a cui abbiamo assistito. Appena arrivati – spiega Cerullo – abbiamo ricevuto le minacce di uno pseudo mister nei riguardi del nostro numero 10 e insulti irripetibili nei confronti dell’arbitro. Dopo aver chiuso il primo tempo con 2 gol di vantaggio, dalla premiata ditta Esposito-Mautone-Cammarano sono iniziate le minacce a pioggia nei confronti dell’arbitro. È stato umiliato, offeso, spintonato e lui nn ha mai preso provvedimenti nei confronti dei dirigenti e i calciatori tutti, riconfermando per l’ennesima volta il livello bassissimo della classe arbitrale. Dopo un rigore inesistente – continua il vicepresidente – arriva la scorrettezza. Negli ultimi 2 minuti di gioco, in una palla a due, il Casaletto invece di restituire il pallone al Ceraso, tira nella porta sguarnita e per di più esultando il gol corretto dal punto di vista regolamentare, ma scorretto in materia di fairplay. Nn credo che sia giusto mettere in difficoltà morali e umane delle personalità squisite come i ragazzi, il mister De Cesare e il nostro Carmelo. Prenderemo seri provvedimenti con la federazione».

Il Casaletto Calcio tramite la pagina Facebook della società non smentisce quanto raccontato dal dirigente del Ceraso, anzi, viene tutto confermato con tanto di slogan: «Il fairplay non esiste» e «Arrivederci all’inferno». «L’orgoglio, la sofferenza, la carica del pubblico, la furbizia, l’attaccamento per la maglia rappresentano la forza del nostro gruppo…da 0-2 a 3-2 – si legge ancora sulla pagina Facebook della società di terza categoria. E ancora – L’unica cosa che conta nel calcio è vincere, il fairplay non esiste, all’andata ci avete offeso e minacciato oggi avete pagato tutto con l’Interessi, molti nemici molto onore. Guardateci dal basso. I geni del male vi salutano ci avete dato una lezione di calcio, siete ridicoli. Quello dell’andata l’avete pagata». E tra i commenti, sempre a nome del Casaletto Calcio, si legge: «Salutaci il 10, all’andata un leone oggi un agnellino chissà perché».

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