Maxi sequestro della finanza a Roccadaspide: sigilli per sala polifunzionale con parcheggi, negozi e case

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Maxi sequestro della finanza a Roccadaspide: sigilli per sala polifunzionale con parcheggi, negozi e case

Quest’oggi, mercoledì 21 maggio 2014, Roccadaspide è stato protagonista di un maxi sequestro ad opera della guardia di finanza in seguito al mandato della procura della Repubblica locale. A finire sotto i sigilli, per sequestro preventivo, le aree di cantiere ubicate in pieno centro nel comune di Roccadaspide.

In seguito alle indagini è emerso che la realizzazione delle opere del cantiere di Viale degli Ulivi è avvenuta in difformità rispetto a quanto riportato nel progetto. Molti gli immobili in cantiere, tra opere pubbliche e private ci sono un edificio destinato a sala polifunzionale del comune di Roccadaspide, con annessi servizi, garage, parcheggi, uffici e negozi, oltre a residenze private. A finire nei guai diverse persone, tra cui, anche soggetti pubblici.

Le indagini svolte dalle fiamme gialle salernitane hanno consentito l’individuazione di numerosi reati, a partire da quelli legati alla gestione dell’appalto ed alla fornitura del calcestruzzo utilizzato per l’edificazione delle paratie che, a seguito di indagini e prove tecniche, non è risultata rispondente, in termini di resistenza meccanica, alle previsioni del progetto strutturale, così configurandosi l’ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture. Tali attività hanno comportato, grazie alla compiacenza di alcuni ingegneri di un laboratorio di analisi, il rilascio di false attestazioni, che certificavano l’utilizzo di calcestruzzo conforme alle prescrizioni sia contrattuali, sia di legge.
Tra le altre anomalie riscontrate nel corso delle indagini, è emerso che il collaudatore, in qualità di pubblico ufficiale adibito a certificare le caratteristiche tecniche delle opere sottoposte a collaudo, non poteva ricoprire tale ruolo poiché aveva materialmente partecipato ai lavori di esecuzione dell’opera per la quale era chiamato ad esprimersi.

Ad aggravare maggiormente la situazione della società appaltatrice un ulteriore elemento. Sono stati rappresentati per la realizzazione dell’opera costi di fatto mai sostenuti per lo sbancamento e, soprattutto, per lo smaltimento – trasporto dei rifiuti, al fine di procurare un profitto per la società a danno del comune di Roccadaspide, in quanto portati a maggiorazione dei capitoli di spesa relativi alle costruzioni. Tale attività, oltre a configurare una chiara ipotesi di truffa ha  determinato violazioni anche in merito allo smaltimento dei rifiuti che, in questo caso, non sono stati smaltiti secondo le leggi.

Al termine delle attività di sequestro sono stati notificati, nei confronti delle 16 persone indagate, altrettanti avvisi di conclusione delle indagini. 

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Twitter @BiagioCafaro 

(foto archivio)
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