“Il nonno e la badante”, da Policastro Bussentino una storia d’amore che racconta l’Italia

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“Il nonno e la badante”, da Policastro Bussentino una storia d’amore che racconta l’Italia

Attraverso la storia di un tipografo meridionale e di una studentessa rumena, Mario Fortunato, giornalista di Policastro Bussentino, ricorda fatti e personaggi che hanno segnato la storia del nostro Paese e, più in generale, dell’Europa. “Il nonno e la badante”, l’ultimo libro dello scrittore cilentano, non è soltanto una storia d’amore e di amicizia, ma il racconto di anni fatti di paura e di speranze. Attraverso le vicende umane dei protagonisti si viaggia nel tempo, rivisitando i fatti che hanno segnato la storia europea: da Piana degli Albanesi (Palermo, 1 maggio 1947, strage di Portella della Ginestra) alla caduta del Muro di Berlino (1989), dalle sacche degli emigranti meridionali in cerca di fortuna alle valigie delle badanti dell’Est.

Il libro Il nonno e la badante è un romanzo storico che vede protagonisti un tipografo meridionale e una studentessa rumena. L’uomo, dopo essere tornato nella sua terra d’origine, deve affrontare una grave malattia. A fargli risalire la china saranno i suoi vecchi amici d’infanzia e, soprattutto, l’incontro con una giovane studentessa rumena, scappata dal suo Paese dopo la caduta di Ceaucescu. Il racconto è ambientato nel Golfo di Policastro, in Lombardia e in Romania.

L’autore Mario Fortunato è nato alla contrada Hangar di Policastro Bussentino nel 1953. Sposato e padre di due figli, dal 1982 vive a Sapri. Giornalista pubblicista, ha collaborato con “L’Appennino”, “Cronache del Mezzogiorno”, “Il Salernitano”, “Argomenti”, “La Nuova del Sud”, “La Voce del Meridione”, “105 TV” e “Italia 2”. Corrispondente per il Golfo di Policastro del quotidiano “Il Mattino” dal 2003 al 2010. Ha pubblicato i volumi: Sapri nel cuore, Un treno di ricordi, I volti della vittoria e Terra di periferia. E da pochi giorni è in edicola con il suo ultimo libro.

«Il volume – ha spiegato l’autore – è nato immediatamente dopo la morte del giornalista Enzo Pezzati, al cui ricordo è dedicato e si richiamano alcuni passi del racconto. La pubblicazione è stata possibile grazie al contributo della bcc del Cilento e Lucania Sud. Ringrazio anche Michele Girardi Falcone e Pasquale Lamoglie di Policastro Bussentino, l’associazione “Amici dell’organetto e dei fanciulli” e la collaborazione di tanti amici».

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