Marina di Camerota, ingoia una pasticca di ecstasy e rischia di morire: ora racconta la sua storia agli studenti

| di
Marina di Camerota, ingoia una pasticca di ecstasy e rischia di morire: ora racconta la sua storia agli studenti

Quella di Giorgia è una storia normale. Una ragazza che proviene da una famiglia benestante e che una sera prova la droga. E’ lei stessa a dire che non aveva le informazioni giuste e di non sapere che con una sola pasticca potesse rovinarsi. E’ una storia, la sua, che potrebbe succedere a qualsiasi altra persona e ci invita a far sì che le informazioni in questo campo siano il più capillare e più chiare possibili. Ora Giorgia ha 34 anni, vive a Milano e quando ne aveva 17 ha rischiato davvero grosso. Ma la sua esperienza è servita non solo a lei, ma anche ai tanti giovani che ascoltano il suo racconto e le sue raccomandazioni. Il 19 maggio, alle ore 10, presso la sala del cinema Bolivar a Marina di Camerota, gli studenti delle scuole, gli insegnanti, i genitori e le associazioni del comune di Camerota incontreranno Giorgia Benusiglio. Oggi, a distanza di anni, Giorgia gira l’Italia per raccontare la sua esperienza soprattutto ai più giovani. Il suo obiettivo è quello di informare il maggior numero di ragazzi possibile sui rischi derivanti dall’assunzione di sostanze stupefacenti. La sua testimonianza è toccante e rappresenta una lezione di vita significativa. La campagna di Giorgia ha avuto anche l’appoggio del ministero della Gioventù, e la sua storia è racchiusa nel suo libro dal titolo «Vuoi trasgredire? Non farti». Negli ultimi anni Giorgia Benusiglio è stata ospite di numerosi programmi televisivi come ‘Le Iene’, ‘Tg1’, ‘Uno Mattina’, ‘I fatti Vostri’, dove ha continuato a diffondere, attraverso il racconto della sua drammatica storia personale, la campagna di prevenzione sull’uso di droghe. «Quando siamo venuti a conoscenza della storia di Giorgia Benusiglio – spiega il consigliere del Comune di Camerota Ciro Troccoli – abbiamo pensato che fosse un modo giusto per sensibilizzare i ragazzi e le famiglie rispetto ad un tema attuale come la larga diffusione delle droghe. Per questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale, ed in particolare degli assessorati alle Politiche sociali e alla Pubblica Istruzione, e dell’Istituto compresivo “A. Poliziano”, non è quello di criminalizzare o puntare il dito contro qualcuno, ma solo di aumentare il livello di consapevolezza ed informazione dei giovani quanto degli adulti rispetto al fenomeno droga e ai rischi per la salute connessi all’uso di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento a quelle sintetiche».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata