Emergenza rifiuti: multa da 1 milione di euro per la Yele, sequestrati i mezzi. Continua la protesta dei lavoratori

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Emergenza rifiuti: multa da 1 milione di euro per la Yele, sequestrati i mezzi. Continua la protesta dei lavoratori

La guardia di Finanza di Vallo della Lucania ha sequestrato preventivamente beni della Yele spa. I finanzieri si sono recati presso la società nella mattinata di martedì 24 gennaio dove hanno proceduto ad una confisca “per equivalente” a carico della società, avente sede in Vallo della Lucania, operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti.

Il provvedimento di confisca è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nell’ambito di indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica a quella sede.

I finanzieri hanno constatato, tra l’altro, omessi versamenti di IVA per oltre 55 mila euro e ritenute Irpef per 900 mila euro, con conseguente segnalazione all’autorità Giudiziaria degli amministratori che si sono succeduti nel tempo, per i reati previsti e puniti rispettivamente dagli artt. 10 bis e 10 ter del D. Lgs. n. 74/2000.

L’autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente”, con riferimento ai beni nella disponibilità delle società oggetto di verifica fiscale, per un valore fino all’ammontare delle imposte dovute che, come detto, è stato quantificato in 950 mila euro.

I finanzieri hanno sottoposto a sequestro, disponendo la facoltà d’uso, 25 automezzi speciali, 40 cassoni scarrabili, 1 cassone scarrabile con gru, 14 presse container elettriche e 3 autovetture (queste ultime senza facoltà d’uso).

Il direttore della Yele, Sergio Di Blasi, ha dichiarato che la società chiederà una rateizzazione del verbale di 950 mila euro. La situazione debitoria nei confronti del fisco è determinato dalle insolvenze dei comuni nei confronti della Yele: “Ci sono dei comuni – ha dichiarato Di Blasi – che pagano regolarmente, altri che hanno accumulato grossi debiti. Solo dai comuni di Ascea, Centola e Camerota avanziamo circa 4 milioni di euro. Così ci risulta difficile gestire la società”.

La protesta e i disagi. Nel frattempo la protesta dei lavoratori Yele continua: “Non riprenderemo a lavorare – dichiarano gli operai – finché non troveremo gli stipendi sui conti correnti e non verranno garantiti i diritti sul lavoro”.
Il comune di Vallo della Lucania, intanto, invita i cittadini a non lasciare fuori casa le buste per la raccolta differenziata poiché non è garantito il servizio.

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