Caso Petrolio Vallo di Diano, dai Circoli di Sinistra Ecologia Libertà del Valdiano proposte alternative di sviluppo

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Caso Petrolio Vallo di Diano, dai Circoli di Sinistra Ecologia Libertà del Valdiano proposte alternative di sviluppo

Nell’Aula consiliare del Comune di Sala Consilina è terminato da poco l’incontro pubblico “No petrolio ne Vallo di Diano” promosso dai Circoli di Sinistra Ecologia Libertà del Vallo di Diano.

All’incontro erano presenti il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta, i sindaci di Sassano ed Atena Lucana Tommaso Pellegrino e Sergio Annunziata, Michele Ragosta (presidenza Nazionale SEL), Erminia Pinto (Assemblea nazionale SEL), Ottavio Romanelli (Assemblea provinciale SEL) e Grazia Francescato (ex presidente WWF, Coordinamento nazionale SEL).

Nel corso dell’incontro sono stati spiegati i motivi del “NO” di SEL alle possibili trivellazioni petrolifere della Shell dando proposte alternative di sviluppo del territorio.

“Quella dei sindaci di dire NO alle trivellazioni è stata una decisione coraggiosa, perché cedere alla potenza delle multinazionali è facile – dichiara Erminia Pinto – bisogna comprendere che vanno difese e potenziate tante realtà che investono in modo “sano” sul nostro territorio, basta citare 2 esempi: il caseificio Campolongo e l’imbottigliamento dell’acqua Santo Stefano di Montesano sulla Marcellana che, complessivamente, danno lavoro a circa 150 persone. Sono questi gli esempi di investimento da seguire nel Vallo”.

“Il petrolio è solo un’illusione di sviluppo economico del territorio, basta guardare la vicina Val D’Agri e le conseguenza negative che ha portato questo tipo di investimento – afferma Michele Ragosta – dobbiamo fare una riflessione per capire che c’è bisogno di uno sviluppo alternativo: agricoltura biologica, pannelli fotovoltaici e soprattutto investire in modo serio nella politica dei rifiuti”.
 
“Dobbiamo cambiare il modello di sviluppo economico – commenta infine Grazia Francescato – dobbiamo dire addio ai combustibili fossili e SI alle energie rinnovabili. Ci sono stati 11,1 miliardi di investimenti proprio sull’energia “pulita” che ha creato nuovi posti di lavoro e proprio il settore delle energie rinnovabili è uno dei pochi che non è toccato dalla crisi. Sono queste le strade giuste per far decollare il Vallo di Diano”.

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