Castellabate, la guardia costiera ferma i pescatori di frodo: sequestrate le reti e multati sub nell’area marina protetta (FOTO)

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Castellabate, la guardia costiera ferma i pescatori di frodo: sequestrate le reti e multati sub nell’area marina protetta (FOTO)

Blitz della capitaneria di porto di Santa Maria di Castellabate. Grazie ad un incessante lavoro, gli uomini diretti dal comandante Pasquale De Vita, continuano senza sosta l’attività di pattugliamento del mare con i mezzi della guardia costiera. L’impegno dei militari è quello di salvaguardare l’area marina protetta.

Sequestro di reti Da venerdì 21 settembre fino alla tarda notte di lunedì, due gommoni ed un battello B90 di ultima generazione fornito dal Parco ed assegnato alla guardia costiera, hanno perlustrato le acque antistanti il litorale cilentano. Nell’area marina protetta sono state sequestrate tre reti da pesca da posta, posizionate illegittimamente in zona Lago, in zona C e in località Ogliastro Marina. Le reti erano lunghe complessivamente circa 600 metri: le prima due posizionate a 250 metri dalla costa, mentre la terza a 350 metri.

Dalle prime indagini è immediatamente emerso che le stesse sono state collocate da pescatori di frodo e non pescatori professionisti in luogo delle caratteristiche degli attrezzi sequestrati e per le modalità con cui sono state calate ed armate. Inoltre è stato sequestrato un palangro, meglio conosciuto con il nome di coffa, con una portata di 250 ami collocato anch’esso illegittimamente in località Punta Ogliastro. Per tutti i reati di pesca di frodo in area marina protetta sopra elencati, la capitaneria di porto di Castellabate ha deferito gli ignoti autori all’autorità giudiziaria.

Multe salate per i sub Nell’arco della vigilanza del territorio marittimo, sono stati fermati anche cinque sub. A queste persone, provenienti da diverse città della regione Campania, è stata sequestrata l’attrezzatura, sono stati elevati verbali da mille euro ciascuno e infine deferiti anche loro all’autorità giudiziaria competente per violazione di legge.

Le dichiarazioni «L’attività operativa di vigilanza degli uomini dell’ufficio locale marittimo di Santa Maria di Castellabate proseguirà incessantemente – fa sapere tramite nota stampa il comandante Pasquale De Vita – stante che nei mesi di ottobre e novembre si incrementa particolarmente l’esercizio della pesca sportiva per la peculiare proliferazione di svariate specie ittiche, particolarmente appetibili non solo a quanti sono appassionati all’attività puramente ludica e dilettantistica ma in special modo di quanti con mezzi illeciti fanno del ricavato della pesca un’attività illegittima di commercializzazione».

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