Cilento, blitz dei carabinieri in una nota azienda bufalina: sequestri e denunce

Sigilli e sequestri a strutture e terreni di una nota azienda zootecnica per l’allevamento bufalino e bovino. E’ successo ad Ogliastro Cilento. Ad operare sono stati i carabinieri del Noe di Salerno, agli ordini del capitano Giuseppe Ambrosone, insieme a quelli della stazione locale. In particolare, i carabinieri del reparto a tutela dell’ambiente nel corso del controllo all’azienda agrozootecnica avrebbero accertato che l’attività di allevamento dei capi bufalini e bovini avveniva in quattro strutture costituite da paddock coperti e scoperti oltre che in attigue aree recintate in terreno battuto. In pratica i recinti sono risultati privi di idonei sistemi di raccolta, per cui feci animali, urine e letame, dalle aperture finivano sul terreno circostante. Inoltre, il legale rappresentante dell’azienda non ha fornito agli inquirenti nessuna relazione tecnica sull’impermeabilizzazione dei canali di scolo, dei terreni e delle vasche.

I carabinieri hanno richiesto l’intervento di personale dell’Asl di Salerno del distretto di Agropoli, e l’unità operativa di Veterinaria. Quello che è emerso dai controlli è «la illecita gestione dei rifiuti speciali, in particolare per avere illecitamente abbandonato o comunque depositato in modo incontrollato sul suolo e senza alcuna tutela delle matrici ambientali ingenti quantitativi di rifiuti speciali costituiti da effluenti di allevamento quali feci animali, urine e letame». Una persona, il legale rappresentante dell’azienda, è stata denunciata in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, guidata dal procuratore capo Giancarlo Grippo. Il tutto è stato sottoposto a sequestro preventivo: sigilli a quattro strutture di allevamento costituite da paddock coperti e scoperti, due appezzamenti di terreno interessati dalla presenza dei rifiuti zootecnici nonché cinque vasche lagone interrate.

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