Porta Rosa: questa (ormai) sconosciuta

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Porta Rosa: questa (ormai) sconosciuta

Il Giornale Del Cilento già si era occupato dello stato di abbandono in cui giace la zona archeologica di Elea-Velia (Parmenide e Zenone rivivono in una Velia abbandonata dalle istituzioni, Parco archeologico: la manutenzione è carente, le erbacce la fanno da padrone).

Elea è un’antica città della Magna Grecia che sorge nei pressi di Ascea Marina. L’importanza di Elea (denominata Velia in epoca romana) si deve al fatto che fu una delle principali colonie greche del Mediterraneo oltre ad essere la patria della scuola Eleatica di Parmenide e Zenone, due dei filosofi più importanti dell’occidente (tra i motivi che fanno di Velia un patrimonio dell’umanità).
 
Come già sottolienato, il parco archeologico di Elea-Velia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è attualmente in completo stato di abbandono.
 
Addirittura Porta Rosa, primo esempio di arco a tutto sesto di fattura greca esistente in occidente, è chiusa al pubblico dal 2006 a causa della caduta di un masso.
 
Giuseppe Cilento, grazie ad un gruppo aperto su Facebook, PER LA RIAPERTURA DI PORTA ROSA DI VELIA AL PUBBLICO.., prova a dire la sua su come si dovrebbe agire nell’area archeologica di Velia: "Proposta n. 1: Pulire erbacce e rovi sulla via di Porta Rosa e aprire. Se non sono caduti più massi in oltre due anni………. Eppure la formazione geologica di Centola (che ricopre il crinale di Velia) è instabile da un milione e mezzo di anni. Proposta n. 2: Fare qualcosa per ottenere i soldi richiesti dalla Soprintendenza per l’intervento di risanamento". Poi continua amareggiato: "A me sembra sia stata scelta una terza soluzione: aspettare Godot. Ma lui, come si sa, non arriva".
 
"Da quando mi sono insediata nel 2008 – dice Maria Luisa Nava, Soprintendente delle Provincie di Salerno e Avellino – ho posto in primo piano il problema, il costone crolla, ma nessuno ha fatto niente. I fondi ministeriali ormai sono un’utopia, spero che la Regione dimostri sensibilità. Non si tratta solo di Porta Rosa, ma dell’intero futuro di Velia, punta d’eccellenza di un turismo culturale, non esclusivamente di nicchia".
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