“Vento d’estate” si apre con il tributo a De Andrè dei “Passaggi di tempo”

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“Vento d’estate” si apre con il tributo a De Andrè dei “Passaggi di tempo”

Una grande rassegna di arte, musica e teatro con sei grandi concerti in alcuni degli angoli più suggestivi del territorio comunale di Castellabate. La seconda edizione della rassegna “Vento d’estate. I suoni di una terra dove vissero gli dei” prende il via venerdì 20 agosto e proseguirà fino al 29 agosto, facendo tappa nelle principali piazze delle cinque frazioni e nel centro storico del capoluogo.
Filo conduttore della rassegna la musica e le voci del Cilento, in una carrellata dei migliori gruppi e solisti del territorio. Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21,30 con ingresso gratuito. La kermesse è organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Costabile Maurano, con l’assessore al turismo Simona Federico.
Il cartellone di eventi si apre venerdì 20 agosto alle ore 21,30 in piazza Giovanni Paolo II a Ogliastro Marina con il tributo a Fabrizio De Andrè dei “Passaggi di tempo”. Si prosegue il 24 agosto con i “Cilento tarant” in piazza Santa Rosa da Lima nella frazione Alano. Il 25 agosto è la volta di “Oscar movie ensemble” nel castello medievale di Castellabate. Il 26 agosto il ritmo è quello della band “Statale 18” in piazza Comunale a San Marco di Castellabate. Il 27 agosto concerto dei “Rotumbè” in piazza Madre Teresa di Calcutta nella frazione Lago. Gran finale il 29 agosto con Piera Lombardi nello scenario di Marina Piccola a Santa Maria di Castellabate.

Il primo concerto è un omaggio a Fabrizio De Andrè ad opera del gruppo “I passaggi di tempo”. È dal
2006, in effetti, che la band porta avanti l’idea del cantante e fondatore Romolo Carloni, ovvero creare un ensemble che renda omaggio al grande cantautore genovese unanimamente ritenuto uno dei più grandi poeti italiani del ’900. Una scelta impegnativa per lo spessore della sua poetica, ma anche per la varietà e la raffinatezza degli arrangiamenti che la accompagnano.
Esempio raro nel panorama musicale italiano, De Andrè ha saputo esprimere, infatti, una straordinaria apertura alle sonorità e agli stili più diversi, muovendosi così in una direzione che lui stesso definiva “costantemente ostinata e contraria”. Ed è proprio questo spirito ad essere alla base dell’attività dei “Passaggi di tempo”, che portano in giro un ensemble di ben nove elementi, muovendosi in direzione “ostinata e contraria” rispetto alle logiche di mercato, per poter disporre di una tavolozza sonora in grado di restituire, o almeno avvicinarsi, alla complessità timbrico-stilistica della musica di De Andrè.
Si va dallo spirito tradizionale di brani come “La Ballata Del Michè” o “Don Raffaè”, che assume contorni quasi fiabeschi in pezzi come “Geordie”, al pop raffinato di “La Canzone di Marinella”, “Dolcenera” o “Anime Salve”. E ancora ci sono le sonorità profondamente etniche di “Creuza de Mà” o “Megu Megun”, ma anche le divagazioni quasi progressive nate dalla collaborazione di De Andrè con la PFM, in brani come “Il Pescatore”, “Bocca di Rosa”, “Un Giudice”. La bravura e la raffinatezza dei musicisti, molti polistrumentisti, unite alla timbrica vocale del cantante Romolo Carloni, straordinariamente vicina a quella del compianto cantautore, regalano uno spettacolo suggestivo.
Fanno parte del gruppo Romolo Carloni (voce solista e chitarra), Gianvincenzo Giudice (basso), Flavio La Camera (tastiere), Angelo Saturno (percussioni e fisarmonica), Massimo Magaldi (batteria), Giovanni Rago (chitarra), Gerardo Bovi (percussioni e sax midi), Alessia Pellegrino (voce solista e cori), Giovanna Pellegrino (voce solista e cori), Annarita Cartolano (violino).

 

 

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