Cilento, è il giorno della conta dei danni: strade chiuse e immobili in pericolo

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Cilento, è il giorno della conta dei danni: strade chiuse e immobili in pericolo

Frane, allagamenti, smottamenti, colate di fango, livelli di fiumi e canali molto alti: il giorno dopo l’alluvione che si è abbattuto sul Cilento, i cittadini e gli enti si ritrovano a fare la conta dei danni e a cercare di ripristinare, nel più breve tempo possibile, alcune situazioni di pericolo disseminate su tutto il territorio. Nella giornata di ieri, giovedì, quando la sala della protezione civile regionale aveva previsto un allerta gialla, il livello più basso, si è invece scatenata una bomba d’acqua che ha messo in dura difficoltà il comprensorio a sud di Salerno.

Tra i centri più colpiti, Montecorice, Pollica, Centola-Palinuro, Castelnuovo Cilento e Casal Velino. Fango e detriti hanno invaso le strade, mentre nei territori comunali di Montecorice, Pollica e Centola allagamenti anche in abitazioni e attività commerciali. Presidiata la Via del Mare, tra Montecorice e Pollica, mentre sulla Mingardina, ieri pomeriggio, per qualche ore è stato installato un impianto semaforico per il transito a senso unico alternato a causa di uno smottamento. Disagi alla viabilità, soprattutto durante la mattinata di ieri, anche a Castellabate, dove hanno lavorato incessantemente gli operai del Comune, gli uomini della protezione civile comunale e del Gruppo Lucano di Castellabate. Ad Agnone Cilento, frazione di Montecorice, l’acqua ha invaso anche attività commerciali, abitazioni e scantinati. «In 10 minuti si è allagato tutto – racconta Fabiola Margarucci, titolare di un supermercato lungo la Via del Mare – Abbiamo cercato di fermare l’ondata di fango, ma non c’è stato nulla da fare. Danni? Al momento è impossibile fare una stima, ma sicuro dovremo stare chiusi per un po’». Incredibile l’immagine dello specchio d’acqua porto di San Nicola a Mare, a Montecorice, completamente ricoperto da detriti e fango arrivati dal fiume adiacente.

Anche a Pollica, abitazioni e negozi invasi dall’acqua. Detriti e fango anche sulle strade provinciali e comunali, per oggi restano chiuse le scuole. Ad Acciaroli, l’abitazione di un privato è a rischio crollo da ieri: «Ci hanno lasciati tutta la notte in queste condizioni, attendiamo rinforzi». Ingenti i danni anche a Palinuro. Una bomba d’acqua ha interessato il porto cittadino. Un’enorme quantità di detriti ha invaso la strada che conduce all’area portuale. L’attività di ristorazione che si trova in zona, a due passi dalla sede della Guardia Costiera, è stata invasa da fango e detriti. Il video del fiume d’acqua che ha attraversato il ristorante ‘Sapore di mare’, ha fatto il giro delle chat Whatsapp. I titolari hanno sentito un boato, si sono precipitati fuori. In pochi secondi il bar-ristorante si è allagato. Problemi a Palinuro anche nel centro cittadino con strade e case invase dall’acqua.

A Camerota, la squadra della protezione civile comunale, coordinata dal sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta, dal delegato Lello Saturno e dal delegato alla Polizia Municipale Gerardo D’Onofrio, è attiva su tutto il territorio comunale per monitorare e ripristinare eventuali criticità. Già diversi gli interventi ieri lungo il Ciglioto, a Marina e a Lentiscosa. A Santa Marina, il sindaco Giovanni Fortunato, visto il preoccupante peggioramento delle condizioni meteorologiche, ha invitato tutta la cittadinanza a limitare al necessario gli spostamenti dalla propria abitazione, usando la massima precauzione.

A lavoro soprattutto i vigili del fuoco e i volontari dei gruppi di protezione civile. Per fortuna non si sono registrati feriti ma solo tanti danni ad abitazioni private, locali commerciali, strade ed edifici pubblici. Le scuole superiori di Vallo della Lucania, Castelnuovo e Sapri, stamane sono aperte regolarmente.

All’articolo ha collaborato Luigi Martino

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