Giancarlo Giannini al Villammare Festival: «Politica attuale? Non c’ho capito niente»

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Giancarlo Giannini al Villammare Festival: «Politica attuale? Non c’ho capito niente»
Giannini – Foto © Gennaro Falabella ( Cilendroni)

Premio alla carriera al Villammare Film Festival all’attore Giancarlo Giannini, ospite atteso della diciottesima edizione della rassegna dedicata al cinema. L’attore ligure si è raccontato ricordando aneddoti legati ai suoi film e ai suoi doppiaggi. E alla domanda: «Cosa pensa della politica attuale?» ha risposto: «E che vi devo dire, voi ci avete capito qualcosa? Io non c’ho capito niente».

Regista, sceneggiatore, attore e scrittore italiano: Giancarlo Giannini, uno dei volti più importanti del cinema italiano, tra i più grandi della scena internazionale, è tra gli interpreti del film del premio Oscar Mike Van Diem “Tulipani – Amore, onore e una bicicletta”, uscito nelle sale a giugno. Con lui nel cast, e nel corso della serata che si è svolta nella piazzetta di Portosalvo a Villammare, anche l’attrice Lidia Vitale, con la quale ha raccontato l’incredibile storia di una donna che torna al suo paese d’origine nel Sud Italia per spargere le ceneri della madre ma non sa quello che le aspetta.

«Ho ricevuto tanti nella mia carriera, – ha detto in conferenza stampa ai giornalisti all’Hotel le Piane dove è ospite – sono anziano, uno l’ho anche buttato, era in ferro battuto, pesantissimo e dovevo portarlo dall’altra parte del mondo. La verità – ha aggiunto Giannini – è che i premi servono poco. è una statuetta. Il nostro è un mestiere difficile in cui dover mettersi sempre alla prova. Il miglior premio dovrebbe darlo un attore a se stesso, ma un attore non si premia mai».

Un uomo di oltre settant’anni con alle spalle centinaia di film, premi alla carriera e una candidatura all’Oscar nel 1977 per “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmüller, con la quale ha fatto anche “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”: «I film più belli li ho fatti con la Wertmuller, a cui devo tanto. Se sono qui a parlare è grazie a lei».

Poi Giannini ricorda la sua seconda vita. «Per formazione sono un perito elettronico industriale e avrei dovuto fare quel mestiere. Sono molto bravo. Ho comunque progettato, brevettato. Ho costruito giubbotti interattivi pieni di microchip per i miei figli, guanti per la realtà aumentata, portachiavi intelligenti capaci di rispondere a comandi vocali. Uno, il giubbotto, è finito anche in un film: “Toys” di Barry Levinson, anno 1992, con Robin Williams e Joan Cusack.

Tanti i doppiaggi, i film con i più grandi registi. «Ho avuto la fortuna di lavorare con i più grandi: Visconti, Gassman, Tognassi, Manfredi, Volontè, Monicelli, Risi, Lina Wertmuller che quest’anno riceverà l’Oscar. E’ impossibile ricordarne uno più di un altro».

Ma Giannini è anche il re del pesto: «Se non lo fai bene ti ammazzo. Il mio segreto è la patata».

Tanti i protagonisti al Villammare Festival di questa edizione: si attendono anche Alex Belli, Salvatore Esposito, Giovanna Rei, Nadia Rinaldi e Giuliana De Sio. Nella giuria, che premia i corti in concorso, anche il maestro Vice Tempera.

Foto Gennaro Falabella (Cilendroni)

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