Convegno “Pietro Laveglia”, primo appuntamento al paese natale dell’editore

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Convegno “Pietro Laveglia”, primo appuntamento al paese natale dell’editore

“Per il recupero del patrimonio bibliografico e documentario del Vallo di Diano. Contributi per la storia del Vallo nel 25° anniversario della morte di Pietro Laveglia”: questo il tema dell’iniziativa per ricordare l’editore scomparso che tanto ha dato alla cultura del Vallo di Diano. Il primo appuntamento non poteva non svolgersi a Monte San Giacomo, il paese natale di Pietro Laveglia. E’ stato il salone di palazzo Marone ad ospitare il convegno sul tema Il Vallo di Diano tra ‘800 e ‘900 e si è avvalso del patrocinio della Regione Campania (Settore Musei e Biblioteche), della comunità montana Vallo di Diano, della società Salernitana di Storia Patria, della casa editrice Laveglia&Carlone, dei comuni di Monte San Giacomo, Sala Consilina e Sant’Arsenio.
I lavori sono stati introdotti e coordinati da Rosanna Alaggio, centro studi e ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”
Dopo i saluti di Franz Nicodemo, sindaco di Monte San Giacomo, di Raffaele Accetta, presidente della comunità montana del Vallo di Diano, e di Francesco Laveglia, nipote di Pietro Laveglia, sono intervenuti l’editore Carmine Carlone, (Premio “Pietro Laveglia”), Giuseppe D’Amico, vice presidente del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano (Il Vallo verso l’Unità), Giuseppe Colitti, presidente del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano (Il Vallo di Diano nelle fonti orali). Ha concluso i lavori, il professor Francesco Barra, ordinario di Storia Moderna presso l’università di Salerno.
Al termine sono stati premiati i vincitori del premio “Pietro Laveglia”, indetto dalla casa editrice Laveglia&Carlone. Questo l’elenco dei premiati che hanno presentato lavori sul Vallo di Diano:
Dottor Nicola Amabile (Tesi: “La presenza della Spagna nel Vallo di Diano fra Reame e Vicereame”)
Dottor Francesco Cangemi (“Vocalismi tonici nel Vallo di Diano: dinamiche metafonetiche e dittonghi anfitoni”)
Dott.ssa Giuseppina D’Elia (“Viaggio nel medioevo: il pulpito di Melchiorre da Montalbano”)
Dott.ssa Francesca Casale (“La Certosa di Padula”)
Dottor Antonello Ricco (“Il museo archeologico provinciale della Lucania Occidentale nella Certosa di san Lorenzo in Padula”).
Il premio riservato agli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori è stato assegnato a Federica Orlando di Padula, diplomata con 100/100 al liceo classico Marco Tullio Cicerone, per la tesina “Da indigeni a corpi. La parabola evolutiva degli Italiani nel campo di concentramento antifascista della Certosa di San Lorenzo”. Un premio speciale, infine, è stato assegnato alla dottoressa Maria Lopardo per una tesi sul poeta Giorgio Caproni.

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