Nasce in Cilento il panettone artigianale alla canapa

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Nasce in Cilento il panettone artigianale alla canapa

Frutto della collaborazione locale tra il progetto di agricoltura sociale Mediterranea Social Food e lo storico Panificio Zicca di Sapri

La sintesi gustosa e innovativa di due storie del territorio , da portare in tavola o regalare ai propri cari per questo Natale. Da un lato, la canapa biologica coltivata nei campi del basso Cilento dall’azienda agricola
Mediterranea Social Canapa; dall’altro, l’esperienza decennale nella panificazione del noto Panificio Zicca di Sapri: unite nella creazione di una nuova produzione locale, realizzata grazie al progetto Mediterranea Social Food.

Arricchito nel gusto dal profumo speziato della cannella e dalla freschezza della mela annurca, il panettone artigianale alla canapa non è solo un’aggiunta significativa al panorama già variegato delle eccellenze alimentari del Golfo di Policastro, ma anche un esempio felice di come la filiera cilentana stia collaborando per rispondere alle tante difficoltà affrontate da piccoli produttori e commercianti locali in questo dicembre senza vetrine illuminate.

Potete ordinare il panettone contattando i numeri 3204454067 – 3490734239 per consegne in zona (Sapri, Torraca, Vibonati, Policastro, San Giovanni a Piro, senza alcun costo di spedizione) o visitando il sito www.mediterraneacanapa.it per ordini online.

Mediterranea Social Food è un progetto di agricoltura sociale e solidale che, in Cilento, mette al centro delle proprie istanze il cibo sano, accessibile e di qualità come strumento capace di innescare relazioni economiche e sociali tra produttori e consumatori locali, e generare in questo modo fiducia e sostenibilità.

Mediterranea Social Food è il progetto-satellite di Mediterranea Social Canapa: la rete di giovani produttori che dal 2018, nel Golfo di Policastro, ha reintrodotto la coltura tradizionale della canapa e si occupa di agricoltura multifunzionale e sviluppo territoriale, impiegando giovani disoccupati in aree a rischio spopolamento e reinvestendo una parte del proprio utile nel sostegno di iniziative solidali, culturali ed ecologiche realizzate nell’area di produzione.

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