Referendum, affluenza quasi al 50% in Cilento e Vallo di Diano: si vota fino alle 23

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Referendum, affluenza quasi al 50% in Cilento e Vallo di Diano: si vota fino alle 23

Alle 19 dai seggi della Provincia di Salerno il 47,04 per cento degli aventi diritto al voto si è recata alle urne per esprimere la propria preferenza al Referendum Costituzionale, per il quale non è necessario il raggiungimento del quorum, la votazione sarà valida a prescindere da quanti andranno a votare. Che cosa c’è scritto sulla scheda elettorale? Il quesito recita: ‘Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?’. E’ su questo che gli italiani potranno esprimersi fino alle 23 di oggi. 

Alle 12 di oggi ha votato il 15,91% degli aventi diritto. Bassa l’affluenza ma si attesta vicino alla media nazionale. Sono i dati che giungono dalla provincia di Salerno per il referendum costituzionale che ha diviso l’Italia e quindi anche il territorio del basso Cilento. C’è tempo di votare fino alle 23, poi inizierà lo scrutinio delle schede. I comuni con più alta affluenza sono Agropoli con 18,61 per cento, Bellosguardo con 18,20%, Campora con il 22,16 per cento, Capaccio con 17,40%, ma anche Casalvelino con 17,20%, Caselle in Pittari al 17,46% di affluenza, e poi Castelnuovo Cilento con il 17,10, Cicerale 17,14, Laurito 20,05 e Magliano Vetere 17,88 %. Bassa l’affluenza invece a  San Mauro la Bruca con 9,52 % e Montesano sulla Marcellana con il 8,91 per cento. Nella media nazionale anche l’affluenza a Vallo della Lucania, dove alle 12 hanno votato quasi il 19% degli aventi diritto. Si potrà votare dalle 7 alle 23, dopodiché inizierà immediatamente lo spoglio.  

Qui tutti i dati Comune per Comune 

Una campagna elettorale aspra perchè il voto referendario, in Cilento, arriva dopo una serie di polemiche per gli episodi registrati in Regione Campania e che hanno visto coinvolto il sindaco di Agropoli Franco Alfieri. A venti giorni dal referendum costituzionale, il governatore Vincenzo De Luca ha riunito trecento amministratori a lui vicini e provenienti da ogni parte della Campania, anche dal Cilento. Ad un certo punto De Luca si rivolge a Franco Alfieri, sindaco da Agropoli e suo assessore in Regione Campania dicendo: «Prendiamo Franco Alfieri, notoriamente clientelare – dice – Come sa fare lui la clientela lo sappiamo. Una clientela organizzata, scientifica, razionale come Cristo comanda. Che cosa bella. Ecco, l’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadini, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il Sì. Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso». Un audio esclusivo riportato da Il Fatto quotidiano che ha suscitato non poche polemiche in Cilento. 

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