Non si diradano i dubbi, si profila scontro tra perizie

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Non si diradano i dubbi, si profila scontro tra perizie

Non sembrano essere stati sciolti gli interrogativi relativi alla scomparsa di Jacopo De Martino, il 14enne di Marina di Camerota che lo scorso 9 febbraio ha perso la vita nell’ospedale "San Luca" di Vallo della Lucania, dopo essere stato operato ad un ginocchio. Nell’ambito delle indagini, iniziate dal sostituto procuratore Francesco Rotondo ed ora portate avanti dal pm Renato Martuscelli (Rotondo è stato trasferito a Salerno) , erano stati emessi sette avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti sanitari- i componenti dell’equipe medica che ha effettuato l’intervento- del reparto di Ortopedia del nosocomio vallese, i quali sono indagati per omicidio colposo.

Dalla perizia medico-legale depositata agli atti la settimana scorsa, sembra sia emersa una netta contrapposizione tra quanto rilevato dai periti della Procura e quanto avrebbe attestato il medico legale della famiglia De Martino. Difatti pare che secondo Zotti e Chiumento, i periti incaricati dalla Procura di Vallo della Lucania, l’embolia polmonare che ha provocato la morte di Jacopo non sarebbe una conseguenza di un comportamento negligente o di un errore dei medici. Di tutt’altro avviso pare essere il medico legale incaricato da Marco Colucci, legale della famiglia De Martino: l’analisi del caso effettuata dal perito Giuseppe Consalvo avrebbe invece evidenziato un rapporto di causa-effetto tra la non-somministrazione al ragazzo di un trattamento necessario, nei giorni precedenti all’intervento, e la formazione della trombo-embolia polmonare. Su tale punto cruciale, si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

Nei mesi scorsi, Franco Maldonato, il legale del primario del reparto di ortopedia, Nicola Capuano, aveva invece più volte sottolineato la "perfetta riuscita" dell’intervento e l’estraneità del suo assistito a qualsiasi responsabilità per la morte del 14enne.
Intanto i familiari continuano a chiedere che venga determinata con chiarezza la dinamica dei fatti. "Vogliamo solo la verità" aveva detto anche lo scorso 24 febbraio, davanti alle telecamere di "Pomeriggio cinque", la madre di Jacopo.

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