Concessioni demaniali, abusivismo sulle spiaggie

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Concessioni demaniali, abusivismo sulle spiaggie

Con una nota sulla pagina Facebook Difendere le spiagge libere Lia Amato traccia una allarmante riflessione su quello che è il destino delle spiagge cilentane, soffocate da abusivismo e dal disinteresse delle istituzioni.

LA NOTA:

Il 10 agosto 2010 a Palinuro scattarono 24 denunce verso occupanti abusivi di arenili ad opera del sostituto procuratore di Vallo della Lucania Renato Martuscelli, ma gli abusivi hanno concluso imperterriti la stagione balneare (qualcuno a fine settembre!) perchè non c’è stato un immediato e reale sequestro delle attrezzature e le sanzioni – se pure ci sono state – sono tali da non scoraggiare gli abusivi (o almeno alcuni di loro), anno dopo anno, dal reiterare il reato.

Dal 2006 ho sporto tre denunce contro un abusivo, ma non mi è stato consentito di sapere perchè la prima fu archiviata, che fine abbiano fatto le altre due (formulate alla Capitaneria di Porto di Palinuro) e, dulcis in fundo, che seguito abbia avuto la denuncia (non mia, questa volta) del 10 agosto 2010.

Il 7 dicembre sono andata al tribunale di Vallo della Lucania ed ho chiesto alla cancelliera signora Donnarumma se il procuratore fosse ancora titolare dell’inchiesta, se questa avesse avuto un seguito, se avrei potuto parlargli. Mi è stato risposto che non avevo titolo per ricevere questo tipo di informazioni, che lei non sa se il dottor Martuscelli è ancora titolare dell’inchiesta e che comunque quel giorno il dottor Martuscelli non era in tribunale. Ho provato a lasciarle un fascicoletto contenente le mie precedenti denunce documentate perchè glielo facesse avere, ma me lo ha restituito sdegnata.

Oggi, 22 febbraio, sono andata alla Capitaneria di Porto di Palinuro per chiedere se si sa nulla di quanto prospettato il 10 agosto e mi è stato suggerito di chiedere il rilascio di copia del seguito occorso alle mie due denunce, poichè nulla mi si può o sa dire dell’inchiesta di agosto 2010.

Mi sono poi recata al municipio di Centola dove, dopo un’attesa di oltre due ore, sono riuscita a parlare col consulente per il demanio, un esterno che lavora al comune di Centola due giorni a settimana. Questo signore mi ha detto che non è stato predisposto alcun piano spiagge e che nulla è stato fatto, a livello comunale, perchè non si reiteri l’abuso rilevato lo scorso anno.

Conclusione amara:
– La signora Donnarumma mi ha invitato a rivolgermi alla guardia costiera, la capitaneria di porto mi ha invitato a rivolgermi all’ufficio demanio del comune, il consulente demaniale del comune mi dice che se anche quest’anno rileverò l’abuso potrò sempre denunciarlo alla guardia costiera. Gli ho chiesto perchè i vigili non vigilano, mi ha risposto che sono troppo pochi, per poter anche vigilare su queste cose, che il comune non ha soldi. Gli ho detto che ad Alassio bastò che un vecchietto stendesse la mattina presto un asciugamano in spiaggia “per conservare il posto ai nipoti” perchè i vigili lo multassero per occupazione di suolo pubblico. Mi ha risposto che Alassio è un’altra Italia.

Basterebbe che ai beneficiari dell’articolo 51 (81?) venisse fatto obbligo di esporre un cartello come ho visto in altre parti d’Italia:

SPIAGGIA LIBERA

Arenile NON in concessione——————-Noleggio di attrezzature da spiaggia A RICHIESTA

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Ma si rischierebbe, con la trasparenza, di rientrare finalmente nella legalità e a quanto pare molti, a queste due parole (trasparenza e legalità), sono allergici.

http://www.guardiacostiera.it/Palinuro/articoli/Palinuro_17082010094303870.gif

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