Caso Mastrogiovanni, «Mio fratello è stato ucciso due volte»: ecco le interviste

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Caso Mastrogiovanni, «Mio fratello è stato ucciso due volte»: ecco le interviste

Dopo una requisitoria durata quasi 2 ore e mezza, il pm Renato Martuscelli ha chiesto condanne inferiori alle attese per i sei medici e i sei infermieri tra i 18 indagati per la morte di Franco Mastrogiovanni, il maestro elementare di Castelnuovo Cilento morto il 4 agosto 2009 dopo 83 ore di contenzione nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania. Un massimo di 4 anni e 4 mesi fino ad un minimo di 2 anni, per sei medici e sei infermieri che hanno avuto in cura l’uomo, chiedendo l’assoluzione per altri 6 infermieri: è stato il risultato del dibattimento che non ha soddisfatto le aspettative dei familiari e dei legali della vittima. Perplesso, infatti, l’avvocato Di Palma di Telefono Viola (parte civile nel processo), perché «il pm nella ricostruzione non ha menzionato in nessun modo il fatto che Grazia Serra, la nipote di Mastrogiovanni, si fosse recata in ospedale per visitarlo e che la visita gli venne negata dal medico: avrebbe avuto sicuramente un’incidenza innanzitutto medica. E sono anche discorde sulla ricostruzione fatta da Martuscelli sulla pratica del TSO».

Sfogo a caldo anche per Caterina, la sorella di Franco Mastrogiovanni: «Siamo amareggiati. Oggi sarebbe stato il suo compleanno, ed eravamo fiduciosi. Siamo addolorati, invece, per aver sentito il pm in aula giustificare il Tso e la contenzione che ne hanno preceduto la morte. E’ come se mio fratello fosse stato ucciso due volte». Amarezza e rabbia, dunque. Per l’avvocato Michele Capano, della Onlus Movimento per la Giustizia Robin Hood che si è costituito parte civile nel processo, «lo stesso pm anni fa chiese una condanna di 3 anni a Mastrogiovanni (poi annullata nei gradi di giudizio successivi) perché contestò una multa, ora ha fatto la stessa condanna ai medici».  

La pena più severa chiesta dal pm è stata per il primario del reparto psichiatrico del San Luca di Vallo della Lucania, Michele Di Genio: 3 anni per omicidio colposo e 1 anno e 4 mesi per il falso in cartella clinica. Richieste di condanna più leggere per gli altri medici:  2 anni e 6 mesi per omicidio colposo a Americo Mazza, Rocco Barone, e 2 anni e 7 mesi per Angela Ruberto più 1 anno e 2 mesi per il falso in cartella clinica mentre Raffaele Basso risponde solo per quest’ultima accusa. Ai sei infermieri che il 3 hanno assistito Mastrogiovanni il pm ha chiesto la condanna di 2 anni. Si tratta di Antonio De Vita, Alfredo Gaudio, Antonio Luongo, Nicola Oricchio, Raffaele Russo, Antonio Tardio.

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