Cilento, sequestrato mega residence abusivo: 9 indagati

I carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania e i colleghi della stazione di Pollica, tutti coordinati dalla procura della Repubblica del tribunale di Vallo, hanno apposto i sigilli ad una grande struttura turistica che stava per essere ultimata in pieno Parco nazionale del Cilento ma che, secondo gli inquirenti, presenterebbe delle irregolarità. Il residence sarebbe sorto a Pioppi, frazione di Pollica a pochi passi da Acciaroli. La struttura doveva comprendere circa 25 mini appartamenti da fittare durante il periodo estivo. Le forze dell’ordine hanno sequestrato l’area e la procura ha iscritto sul registro degli indagati nove nomi. Si tratta, come riporta La Città, del committente dei lavori Raffaele Noviello (imprenditore originario di Ercolano), il direttore dei lavori Angelo Viscido, il responsabile dello Sportello unico per le attività produttive nonché responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Pollica, Domenico Giannella, l’ex soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Salerno e Avellino Gennaro Miccio (attualmente alla guida del segretariato regionale del Molise), l’attuale soprintendente di Salerno e Avellino Francesca Casule, il funzionario della Soprintendenza Vittorio Grieco, il funzionario del Parco Nazionale del Cilento Ernesto Alfano ed il direttore del Parco Nazionale Angelo De Vita. Angelo Viscido dovrà rispondere del reato di abusivismo edilizio in concorso; tutti gli altri di abuso d’ufficio in concorso. 

Secondo quanto raccolto dagli investigatori guidati dal procuratore Giancarlo Grippo e dal sostituto Ivana Niglio, quasi due terzi della struttura sarebbe abusiva. La costruzione del residence non doveva superare i 4 mila e 300 metri cubi di volumetria, mentre il titolare avrebbe autorizzato la realizzazione di quasi 11 mila metri cubi. Il progetto è stato presentato nel 2010. Nel 2012 ha subito una prima modifica, nel 2015 la seconda. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati l’altra mattina dai carabinieri del maresciallo Lorenzo Brogna.

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