Morì in un incidente, famiglia riceve la fattura per la rimozione del cadavere

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Morì in un incidente, famiglia riceve la fattura per la rimozione del cadavere

Lascia l’amaro in bocca la storia pubblicata sul Mattino.it a firma del giornalista Pasquale Sorrentino. Nei giorni scorsi, la famiglia di Maria Dorotea Di Sia, 26enne originaria di Policastro, morta a maggio in un incidente stradale in Puglia, ha ricevuto dal comune di Bisceglie «l’assurda richiesta – spiega la famiglia a Il Mattino – di rimborso spese per il servizio di rimozione», con tanto di fattura. E ora il Comune ha inviato anche un sollecito di pagamento «per il servizio assicurato con riscossione forzosa della somma entro i sette giorni. La famiglia – si legge – spera in un celere intervento del sindaco di Bisceglie per annullare i provvedimenti».

In pratica, sul luogo dell’incidente arrivò la polizia municipale e in quella occasione – secondo quanto denuncia la famiglia a Il Mattino – successe che «in piena autonomia la polizia municipale decideva di rivolgersi ad un’agenzia funebre per la rimozione del corpo della povera ragazza che veniva portata all’obitorio dell’ospedale di Bisceglie distante un chilometro dal luogo dell’incidente, anziché farla trasportare – continua la nota – dal servizio mortuario dell’ospedale». 

Aggiornamento ore 15 Il sindaco di Bisceglie è intervenuto con una nota per chiarire il disguido. «Ho preso atto, con vivo rammarico, – ha scritto al Mattino – della spiacevole situazione in cui si è ritrovata la famiglia della giovane Maria Dorotea Di Sia, deceduta tragicamente qualche mese fa a Bisceglie, ed ho immediatamente fermato il provvedimento di riscossione inviato dagli uffici comunali. Il Comune di Bisceglie provvederà a coprire queste spese. Esprimo alla famiglia la vicinanza sincera dell’intera comunità biscegliese».

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