“Scuole fantasma” nel Cilento possibili per mancanza di controlli, il video del sequestro

Il blitz che ha visto l’arresto di due fratelli, 132 denuncie e ben 6,6 milioni di beni sequestrati ha messo in luce un sistema collaudato nel tempo in cui tutti ottenevano benefici. Infatti quella che è emersa oltre ad essere un “diplomificio” è una macchina per fare soldi. Gli “alunni” sborsavano dai 2.500 a 5.000 euro in cambio di diplomi facili. Paradossale il caso di un iscritto alle scuole paritarie senza nemmeno la licenza media. L’alunno stava “studiando” per diplomarsi senza aver sostenuto nemmeno l’esame di terza media.

L’evasione fiscale Ad incastrare tutti è stato il Fisco. Infatti quello che non tornava alla guardia di finanza era la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato proprio per l’effetto delle attività illecite. In seguito alle investigazioni si è risaliti a come si è potuti accumulare oltre 6,6 milioni di euro non dichiarati con scuole paritarie. Così la procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha potuto richiedere al tribunale di Salerno la confisca di ben 59 immobili ma anche 1,7 milioni di euro di disponibilità finanziarie.

Concessione Ciò che risulta maggiormente è la mancata revoca della parità scolastica a tali istituti scolastici da parte del competente Ufficio Scolastico Regionale, che metterebbe fine, una volta per tutte, alla compravendita di diplomi. Ciò deriva dalla mancata vigenza di un obbligo di controllo periodico previsto ex lege in capo alle articolazioni regionali del ministero dell’Istruzione per riscontrare in capo agli enti titolari di parità scolastica il rispetto degli obblighi fiscali e contributivi.

Di seguito il video del sequestro ad opera della guardia di finanza:

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